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interviste

Chiariello: “Insopportabile che un bambino non possa più indossare la 10 di Maradona”

Domenico D'Ausilio
Domenico D'Ausilio Vice caporedattore 
Su Radio CRC è intervenuto il noto giornalista con il suo punto, analizzando le tematiche del giorno

Oggi su Radio CRC, nel corso della trasmissione “A Pranzo con Umberto Chiariello”, quest’ultimo è intervenuto con il suo punto, analizzando le tematiche del giorno. Di seguito le parole di Umberto Chiariello.

"Questa sera ci sarà Belgio-Italia per questa insopportabile Nations League. L’unico fatto positivo è che L'Italia è teste di serie. I buoni risultati ottenuti dopo l'europeo disastroso di quest’estate potranno essere un vantaggio da sfruttare. Il Belgio sarà super decimato. Mancheranno De Bruyne, Doku; Tielemans, Courtois, Fofana, De Ketelaere e un altro paio di loro. Quasi mezza squadra. Tutti saranno aggrappati a Romelu Lukaku. Lukaku-Buongiorno sarà un duello tutto napoletano.

Mi dispiace tanto apparire sempre come un nostalgico anche se non lo sono. Non cambierei la fruizione del calcio di oggi con quella di ieri. Ho pochissimi rimpianti. Ho una nostalgia, però, che è molto forte: quella della numerazione delle maglie. Non mi piacciono le maglie ritirate. È una cosa insopportabile che un bambino non possa indossare la 10 di Maradona. La maglia identifica un ruolo ben preciso. La 10 alla Juventus l’hanno indossata Del Piero, Platini e tanti altri. La poesia del calcio risiedeva in tante cose. I terzini, per esempio, sono un grande equivoco della storia. I terzini si chiamano così per il metodo utilizzato. Il calcio è mutuato dal rugby dove ci sono la prima, la seconda e la terza linea. In ogni linea c'erano i ruoli. I terzini erano la terza linea, gli attuali centrali difensivi di oggi, non quelli sulla fascia. Nel cambiamento storico del modulo difensivo i terzini si sono allargati e sono divenuti i laterali ed è cambiato l’assetto difensivo dei centro mediani.

In nazionale abbiamo due dei più forti esterni difensivi d’Europa: Dimarco e Cambiaso. Dimarco è diventato un’ira di dio ed è un esterno di fascia strepitoso. Cambiaso è un bipiede, spesso fa coppia con Savona che è il nuovo gioiello della rosa della Juventus, ha delle accelerazioni fantastiche e può giocare su entrambe le fasce. Dai terzini la nazionale italiana ha rilanciato la sua forza. È venuta meno la poesia del calcio. È scomparso tutto e cosa ci rimane? Le polemiche sul VAR. Solo polemiche e niente più poesia. Nessuno legge più poesie. Un mondo senza poesia, va alla rovina, perché conosce solo le guerre".