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Chiariello: “Al Napoli manca il DNA vincente, i calciatori devono capire una cosa”

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Il giornalista espone il proprio pensiero senza peli sulla lingua
Alex Iozzi

Umberto Chiariello, noto giornalista di fede partenopea, è intervenuto sulle frequenze di Radio CRC analizzando il tortuoso presente che sta vivendo la Società Sportiva Calcio Napoli - mercato compreso -, oltre che trattando, in maniera dettagliata, della realtà che rappresenta, da almeno un decennio, la compagine azzurra.

"Il Napoli non è una squadra fatta per vincere", le parole di Chiariello a Radio CRC

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Di seguito quanto dichiarato:

"Voglio allacciare due temi che sembrano disgiunti, ma che sono due corni dello stesso problema. Vale a dire, la domanda che io posi nella famosa conferenza stampa di Palazzo Petrucci all’indomani del terzo posto di Spalletti, e le parole pronunciate in questi giorni da Antonio Conte relative allo Scudetto del Napoli. A distanza di tempo, le due cose seguono lo stesso tipo di ragionamento. Nella mia domanda al presidente De Laurentiis dissi che il Napoli segue la strada dell’essere competitivo per le parti alte della classifica, mentre lo Scudetto è un obiettivo incidentale. Io condivido quest'impostazione, perché conosco la storia e le potenzialità del Napoli. La società deve competere per restare nei vertici del campionato ed in annate particolari può arrivare la gioia dello scudetto. Non può essere nella natura del Napoli la capacità di puntare a vincere. Nel DNA del Napoli c’è l’essere una squadra competitiva.


Cos'ha detto Conte? Non ha sminuito lo scudetto. Ha ricordato ai calciatori che non sono campioni. I campioni sono quelli che, dopo la vittoria, pensano già a quella successiva, mentre loro si sentono già appagati. Bisogna partire dal crollo, non dalla vittoria: questo dice Antonio Conte. Ed è giusto e si sposa con il DNA del Napoli. Inoltre, battagliare con le squadre di vertice della Serie A non è impresa di poco conto. Questa storia del fatto che “siamo il Napoli e dobbiamo vincere” si fonda sul nulla. Antonio Conte ha perfettamente ragione, non sta sminuendo né Spalletti né lo scudetto. Questi calciatori devono capire che quell’anno lì è stata un’eccezione, straordinaria e positiva, nella loro storia e che, se vogliono tornare a quei livelli, devono mangiare tanto pane nero. Perché non sono campioni, sono solo ottimi giocatori.

So che l’accordo per Gilmour c’è, sia con il club che con il calciatore, ma dipende dal Brighton. Quando e se il club inglese lo libererà, diventerà un calciatore del Napoli: al momento in casa Brighton si attende l’acquisto di O’Riley.

Le mie informazioni mi dicono che, se non si muove Osimhen, la situazione è assai complicata. Posso soltanto dire che, molto probabilmente, Gilmour diventerà un calciatore del Napoli, ma non in tempo per essere convocato contro il Bologna. Se ne parla la settimana prossima, ma Gilmour, quasi sicuramente, sarà un calciatore del Napoli. Ma è quello che ci serve di meno, perché viene a coprire la casella del vice Lobotka. È giusto che ci siano alternative importanti, ma la priorità è completare la squadra. La squadra va completata con un centrocampista co-titolare, che possa competere realmente con Anguissa per il ruolo di titolare, e con il centravanti, che sia Osimhen o Lukaku. Lukaku-Osimhen non è ipotizzabile come coppia d’attacco per la prossima stagione: lo dico con una sicurezza del 95%.

McTominay può arrivare soltanto se si vende Osimhen, perché il Napoli, in questo momento, è la dodicesima squadra al mondo per esborso economico. Il club azzurro ha un saldo negativo di 63,5 milioni: se prende Gilmour, e lo prenderà con altissime probabilità, si arriva a -75 milioni. McTominay si può prendere, ma bisogna pagarlo 30 milioni: con il calciatore non ci sono problemi. I soldi, però, devono arrivare dalla cessione di Osimhen, a meno che De Laurentiis non voglia darsi un pizzico sulla pancia ed arrivare a 105 milioni di esborso.

Per la difesa non credo che ci sia nessun movimento previsto né per le fasce né per i centrali difensivi. Si punta molto sull’esplosione di Rafa Marin e sulla crescita di Olivera. Quindi le risorse che attualmente il Napoli ha, saranno quelle che giocheranno la stagione. Ad oggi la tesi è questa. Si punta a tesserare Gilmour, McTominay e Lukaku".