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Chiariello: “Ho sbagliato, per Istanbul c’era una strada fatta di buche e trappole”

chiariello
A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio il noto giornalista è intervenuto con il suo editoriale

A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio Umberto Chiariello, è intervenuto con il suo editoriale. A seguire le sue principali parole.

Le parole di Chiariello

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"Vi do subito il titolo di questo Editoradio. Avevo detto, a botta calda dopo il sorteggio, che per il Napoli si apriva un’autostrada fino ad Istanbul. Adesso, molti si stanno prendendo beffe di queste mie dichiarazioni, lo posso capire, ma ammetto di aver sbagliato. In realtà, non avevo capito una cosa. Non era un’autostrada quella per Istanbul, ma una strada disseminata di buche e di trappole. Purtroppo, un mese fa non potevo prevedere che il Napoli sarebbe arrivato in queste condizioni. De Laurentiis una volta disse che non possiamo attaccarci agli errori arbitrali, perché avremmo dovuto essere più forti di tutto e di tutti e quest’anno l’abbiamo fatto, in campionato, sperdendoli a partire dal ritorno dai Mondiali. Il Napoli, troppo più forte, non ha avuto bisogno minimamente di contemplare la questione arbitrale, le vinceva tutte senza se e senza ma. Se il rapporto di forze fosse stato quello del campionato, il Napoli nel pieno delle sue forze con Osimhen, Simeone pronto a subentrare, Raspadori in ottime condizioni, e la squadra non costretta a viaggi transoceanici probabilmente non staremmo a parlare degli arbitri. L’abbassamento di livello per infortuni e il resto delle cose dette ha fatto sì che la partita fosse assolutamente competitiva. Mi sento fregato. Il Napoli è stato vivo perché Meret l’ha tenuto in vita dopo il rigore e l’azione di Giroud".

Sull'errore arbitrale

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"Il Napoli della prima mezz’ora stava facendo un buon calcio, il pubblico lo stava sostenendo, ma al 37’ il misfatto: fallo nettissimo e non chiama la review, bastava andare al monitor, sarebbe stato rigore garantito. Immaginate lo scenario del rigore al 37’, ammettiamo che lo segniamo, quello svantaggio sarebbe stato recuperato. Entra poi in ballo lo scarso arbitraggio della partita di San Siro, quindi dire che gli arbitri non hanno inciso e che sono scuse, non ci posso stare. Il secondo tempo sarebbe stato un’altra storia andando sull’1-0. Come fate a non accettare il discorso che su un filo così sottile, l’arbitraggio di andata e ritorno abbia indirizzato la qualificazione in maniera totale? Sapevamo già che il Napoli non è stato il solito Napoli, ma bastava. Stiamo magnificando una buonissima difesa ed un solido contropiede. L’errore è stato non fare falli tattici all’andata, ritorno e in campionato, responsabilità che pesano sulla squadra di Spalletti. Ma di sicuro quello che ha pesato di più è lo svolgersi degli eventi e sono stati indirizzati da pessimi arbitri e pessime decisioni. Da questo punto di vista, devo dire che De Laurentiis a volte se le va a cercare perché sono tutta la vita con lui in questa battaglia contro Ceferin e Infantino, ma devi sapere che non sei amato. Complimenti a Boban, perché è un grande giocatore, è sceso anche lui in campo: il peso di cui ha parlato Spalletti si è visto tutto. Ecco perché la storia conta, in campo ci va anche il peso politico di una società. A Napoli si dice: “Ccà nisciuno è fesso” e noi - chiude Chiariello - ci sentiamo presi per i fondelli".