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interviste
Chiariello: “Conte è stratega, ma ieri ha svelato una verità! ADL disse una cosa”
Oggi su CRC, radio partner della SSC Napoli, nel corso della trasmissione “A Pranzo con Umberto Chiariello”, quest’ultimo è intervenuto con il suo punto, analizzando le tematiche del giorno. Di seguito le parole di Umberto Chiariello:
«A furia di sentire anime bendate che dicono che il Napoli non gli piace mi viene da dire: andate da un buon oculista. C’è chi dice che Conte è venuto a portarci la juventinità a Napoli: gli stessi che si lamentavano che il Napoli non aveva una mentalità vincente. Conte è strategia allo stato puro. Noi abbiamo preso un pacchetto strategico non un allenatore. Quando De Laurentiis ha parlato a inizio campionato in conferenza stampa ha detto: “Noi non dobbiamo scrivere un nuovo capitolo, noi dobbiamo scrivere un libro nuovo”. Parlò di rifondazione e ricostruzione. Non si trattava solo di ovviare ad un'annata balorda. La situazione era molto grave. Lo ha detto lo stesso Mazzarri che ha detto che non si aspettava tutte quelle difficoltà, lo stesso lo ha detto ancora Calzona. Di Lorenzo voleva andare via, Kvaratskhelia voleva andare via, Lobotka voleva andare via e Osimhen già era andato via. Chi voleva rimanere? Meret, Rrahmani, Olivera e Politano che ha rinnovato nonostante l’offerta dell’Arabia.
È stato scelto l'unico uomo in grado di rialzare un ambiente devastato. Ha ridato a questa squadra un'anima, una mentalità e una solidità difensiva dopo aver subito 48 gol l’anno scorso. Conte ha ricostruito tutto. Sta progredendo: Empoli-Napoli non è un Napoli da scudetto, Torino-Napoli è un Napoli che ti fa pensare che si possa lottare per lo scudetto. Non c'è nessun segnale al presidente ieri. Il lavoro di quest’estate non è finito. Il Napoli ha puntellato i buchi della prima squadra. Hanno preso David Neres, il fantasista e Gilmour, centrocampista su cui Conte ci crede tanto. Non hanno potuto fare altro. Spinazzola a parametro zero per tamponare la fascia sinistra e Rafa Marin era un giovane che si pensava potesse crescere in fretta ma non è stato così. Hanno recuperato Caprile che è un portiere che può fare bene e Folorunsho, ma sei costretto a mandare via Ostigard, Zanoli e Natan perché ti portano soldi. La squadra è incompleta.
Se valutiamo la squadra del Napoli dal punto di vista degli undici titolari può vincere lo scudetto. Ma si può vincere con 11 giocatori? La rosa dell’Inter ce la sogniamo, hanno due squadre adeguate a fare tre competizioni. L’Atalanta ne ha tanti ed è attrezzata per giocare tre competizioni. Il Milan ha una rosa superiore e può giocare tre competizioni. La Juventus ha una rosa superiore. La Lazio ce lo ha fatto vedere ieri, è superiore. Siamo realisti. Come rosa siamo sesti in campionato. Perché il Napoli può vincere lo scudetto? Conte è un acceleratore, la squadra gli risponde e migliora prima del previsto. Deve andare tutto bene, mai un raffreddore e una squalifica. Se la squadra rimane intatta può lottare per lo scudetto, ma non può essere favorita poiché non ha ricambi. Conte a gennaio vuole un difensore centrale e fa un'analisi lucida. Con questa rosa non puoi competere su più fronti. Siamo in un processo di rifondazione e di ricostruzione. La vittoria si costruisce con il sudore e la strategia ed è quello che ha Aurelio De Laurentiis nella testa».
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