È stato scelto l'unico uomo in grado di rialzare un ambiente devastato. Ha ridato a questa squadra un'anima, una mentalità e una solidità difensiva dopo aver subito 48 gol l’anno scorso. Conte ha ricostruito tutto. Sta progredendo: Empoli-Napoli non è un Napoli da scudetto, Torino-Napoli è un Napoli che ti fa pensare che si possa lottare per lo scudetto. Non c'è nessun segnale al presidente ieri. Il lavoro di quest’estate non è finito. Il Napoli ha puntellato i buchi della prima squadra. Hanno preso David Neres, il fantasista e Gilmour, centrocampista su cui Conte ci crede tanto. Non hanno potuto fare altro. Spinazzola a parametro zero per tamponare la fascia sinistra e Rafa Marin era un giovane che si pensava potesse crescere in fretta ma non è stato così. Hanno recuperato Caprile che è un portiere che può fare bene e Folorunsho, ma sei costretto a mandare via Ostigard, Zanoli e Natan perché ti portano soldi. La squadra è incompleta.
Se valutiamo la squadra del Napoli dal punto di vista degli undici titolari può vincere lo scudetto. Ma si può vincere con 11 giocatori? La rosa dell’Inter ce la sogniamo, hanno due squadre adeguate a fare tre competizioni. L’Atalanta ne ha tanti ed è attrezzata per giocare tre competizioni. Il Milan ha una rosa superiore e può giocare tre competizioni. La Juventus ha una rosa superiore. La Lazio ce lo ha fatto vedere ieri, è superiore. Siamo realisti. Come rosa siamo sesti in campionato. Perché il Napoli può vincere lo scudetto? Conte è un acceleratore, la squadra gli risponde e migliora prima del previsto. Deve andare tutto bene, mai un raffreddore e una squalifica. Se la squadra rimane intatta può lottare per lo scudetto, ma non può essere favorita poiché non ha ricambi. Conte a gennaio vuole un difensore centrale e fa un'analisi lucida. Con questa rosa non puoi competere su più fronti. Siamo in un processo di rifondazione e di ricostruzione. La vittoria si costruisce con il sudore e la strategia ed è quello che ha Aurelio De Laurentiis nella testa».
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