Ottavio Bianchi, allenatore del Napoli del Primo Scudetto, ha rilasciato alcune dichiarazioni sul percorso Champions degli azzurri a Radio Kiss Kiss Napoli.
interviste
Bianchi: “Champions? Il Napoli ha avviato da anni un progetto per entrare nell’élite”
Bianchi sul percorso Champions del Napoli
—"Il Napoli è caduto in piedi. Alibi e giustificazioni delle sconfitte non ci sono mai ma la prestazione l'hanno fatta. Hanno avuto poi defezioni. Non ricordo quale top europea fu eliminata da tutte e tre le competizioni. La squadra avversaria (il Milan ndr) aveva solo questo obiettivo, un po' di rilassamento. Ci sono comunque tanti perché che solo l'allenatore può dare. Il Napoli ha intrapreso un progetto per entrare nell'élite europea? Secondo me lo è già da parecchio tempo. Se analizziamo le stagioni degli ultimi anni il Napoli è sempre stato nella parte alta della classifica. Quando arrivai io c'era il più grande e altri tantissimi campioni ma lottammo per non retrocedere. Oggi non succede, il Napoli anche a livello europeo ha dimostrato di essere competitivo. Ormai la squadra e anche l'ambiente, il rapporto con la stampa sono maturi. Tra me la stampa e il tifo c'erano tensioni. Adesso è tuttodiverso".
Il percorso delle italiane in Champions un bel dato per il movimento nazionale? "Si senz'altro. La Nazionale che è rimasta fuori dagli ultimi due Mondiale rappresenta una grande preoccupazione che non può essere cancellata in nessuna maniera. Chi è preposto ad esse dovrebbe lavorare profondamente. Il Napoli ha ceduto quattro importanti giocatori e preso al loro posto altrettanti sconosciuti che stanno facendo cose strabilianti. Il Napoli e le italiane economicamente non possono competere con i top club esteri. Poi c'è campanello d'allarme: quanti italiani ci sono nel Napoli, nell'Atalanta ecc...? Gli stranieri di prima fascia giocano in Premier, in Spagna adesso e poi dopo vengono in Italia. Quando si giocava il nostro campionato i i migliori al mondo erano in Italia. Il distacco attuale delle milanesi dal Napoli in campionato è impensabile rispetto alla nostra epoca. Quale calciatore di questo Napoli avrei voluto nella mia squadra? Domanda giornalistica che fa bene per voi ma non per me. Essendo stato giocatore, tecnico e dirigente dovrei rispondere, e due minuti non bastano. La verità è che oggi c'è un calcio diverso da tanti punti di vista. Comunque tanti giocatori del mio Napoli starebbero bene in quello odierno e viceversa".
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