Lobby italiana? No, è un’associazione a delinquere e ce ne sono tante. Da questa vicenda emerge che gli Ultras di Inter e Milan stanno consorziando poiché le squadre giocano nello stesso stadio. Per quello che ci risulta, soltanto i Presidenti Lotito e De Laurentiis non hanno voluto interloquire con la curva. Tutte le altre società hanno da sempre subito le tifoserie. Alla base dei fatti c’è il concetto che nel diritto sportivo è denominato “Responsabilità oggettiva”, ovvero che la società è responsabile di quello che fanno i suoi tifosi. Le società sono ricattabili in questo senso, ma hanno il libero arbitrio di denunciare i fatti. Questi personaggi non operano solo nei contesti degli stadi, perciò c’è una particolare attenzione nei loro confronti da parte degli investigatori. L'inchiesta è stata aperta da indagini che sono state effettuate su fatti esterni al calcio, non dalla denuncia da parte delle società di Inter e Milan. Se fosse stato per loro non ci sarebbero mai arrivati.
Conseguenze dalla Giustizia ordinaria? Dipende dai dirigenti. C’è stato un precedente legato alla Juventus quando si accorsero che i clan della ‘ndrangheta erano in affari con i clan della Juventus. La Juventus non fu parte lesa, ma ci furono delle squalifiche sportive nei confronti dell’allora Presidente della Juventus Andrea Agnelli, del responsabile della sicurezza Alessandro D’Angelo e del responsabile della biglietteria. La condanna sportiva ad Agnelli si ridusse a tre mesi, una multa quasi insignificante mentre D’Angelo e il responsabile della biglietteria non erano perseguibili poiché la procura sportiva non poteva procedere su di loro quindi la condanna fu annullata. La questione è politica, non penale e civile. Non puoi far percepire che il tifo organizzato è parte della società. C’è una foto che ritrae un ultras dell'Inter che ha in mano la Coppa Italia appena vinta dai nerazzurri. Chi gliel’ha data? Quando da dirigente non sai come rapportarti con queste persone sembra che sia normale dare i biglietti. È surreale! Forse si deve riformare l’istituto della responsabilità oggettiva, altrimenti saremo sempre ricattabili".
© RIPRODUZIONE RISERVATA