La gestione delle risorse di Simone Inzaghi ritiene sia stata corretta?
“Credo che Inzaghi, fino ad oggi, abbia fatto splendidamente nella gestione dei propri uomini. I risultati, a parte la gara di Madrid in cui soltanto gli episodi hanno condannato i nerazzurri, gli hanno dato ragione. È come accaduto con Lukaku a Istanbul, a certi livelli gli errori si pagano sempre”.
Nel Napoli sembra sempre esserci un problema di distanza tra i reparti?
“Il problema del Napoli è che la difesa, fino ad oggi, non è riuscita ad accompagnare il centrocampo. La retroguardia di Spalletti riusciva sempre a giocare molto alta ma, quest’anno, ha pagato metodologie e filosofie di gioco completamente diverse, sia con Garcia che con Mazzarri. Inoltre, lo scorso anno c’era un Kim che riusciva a dare grande sicurezza al reparto. In questa stagione, dunque, la difesa azzurra concede tanto campo senza riuscire a coprirlo. Con Calzona, però, sembra che la squadra stia tornando ad un approccio con cui ha sicuramente maggiore confidenza”.
Cosa pensa dell’arrivo di Tudor, che predilige una difesa a tre, dopo diverse stagioni in cui è stato Sarri a guidare la squadra biancoceleste?
“Intanto sappiamo che Sarri è un cultore di calcio. Il tecnico toscano mette in pratica una filosofia di gioco ben definita. Quel che è successo, però, ha sorpreso. Ha sempre elogiato la piazza biancoceleste, affermando di voler finire la carriera a Roma. Devono esserci state delle incomprensioni. Credo, infatti, che potrebbe esserci stato del malcontento sul mercato. Sarri ha ragione nel lamentarsi su questo. Ha chiesto A e gli è arrivato sempre B o C. Quando non puoi mettere in pratica certe idee e concetti, diventa difficile allontanarsi dalla propria indole. Non si può non sostituire un calciatore come Milinkovic-Savic”.
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