Calcio Napoli 1926
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interviste

Capuano: “La definizione di braccetto la diedi io. Vi dico dove metterei Di Lorenzo”

Capuano
Le parole dell'allenatore
Ugo Casadio

Eziolino Capuano, allenatore, è intervenuto ai microfoni di Radio Marte per dire la sua in merito al Napoli di Antonio Conte:

“Come è nata questa definizione di braccetto? All’epoca, a Coverciano, presentai la tesi sul 3-5-2 al compianto Franco Ferrari, grande professionista e competente. Qualche anno dopo lo riportai sul campo, allenavo l’Arezzo, con la difesa a tre, e quindi parlavo di ‘braccetto’. Questo guaio, diciamo così, l’ho fatto io coniando questo termine, poi lo hanno ripreso in tanti. Lui nasce esterno, però con l’esperienza anche io farei giocare un esterno da braccetto e di solito si schierano quelli più strutturati come lo è il capitano del Napoli. Conte pensa che lui avendo piede adeguato, quando si è in fase di possesso, può far ripartire l’azione in modo pulito e con qualità. Poi, da ex terzino, non è forte in fase difensiva in area di rigore, non sente l’attaccante perché non è abilissimo in marcatura. Conte non può impostare nel Napoli il 3-5-2, perché Kvaratskhelia da seconda punta non da’ il meglio di sé. Lobotka nel centrocampo a due non lo vedo benissimo, nel centrocampo a tre gioca molto bene ed è più a suo agio perché copre meno campo".