Sono stati accostati tanti allenatori al Napoli. Tra tutti i nomi fatti, se dovesse fare lei la scelta, su chi punterebbe?
“Penso che il Napoli debba riavvolgere il nastro, come ho detto. Sicuramente ha bisogno di una persona che garantisca energia. Già qualche tempo fa, dissi che il club avrebbe dovuto ricostruire un percorso e, per questo, puntare su Gasperini. È un tecnico tra i migliori a lavorare sulla fatica. Tatticamente è un mostro e sa valorizzare i suoi calciatori. È il migliore dei nomi fatti, a mio avviso”.
Sarebbe una scelta in linea con le politiche societarie.
“Non saprei dire se l’Atalanta sia disposta a privarsi di Gasperini, che potrebbe diventare il Ferguson italiano. Ho lavorato con lui a Genova, e posso dire sappia davvero concretizzare il detto ‘carota e bastone’”.
È un tecnico che non è mai riuscito ad imporsi lontano da Bergamo…
“Non sono d’accordo quando si dice che all’Inter non abbia fatto bene. Non gli è stato dato il tempo di cui necessitava. Se fossi in Giuntoli, lo porterei in bianconero. Non c’è allenatore migliore. Motta? Tutti pensano che la Juventus debba palleggiare, avere il possesso. Allegri non è secondo a nessuno in relazione ai principi tattici. Con Thiago Motta, le attese sarebbero tante. Non è semplice. A Bologna, il tecnico italo brasiliano non ha avuto troppe pressioni. In club come Juve, Inter e Milan devi poter reggere questa pressione, anche in virtù della filosofia di gioco da proporre, e devi poterti affidare a calciatori in grado di imporre il gioco”.
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