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interviste

Calaiò: “Lobotka fa la differenza. Attacco super del Napoli e ora torna Osimhen”

Domenico D'Ausilio

Le parole dell'ex Napoli a Vikonos Radio

Emanuele Calaiò, ex calciatore del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Vikonos Radio, soffermandosi sull'attacco degli azzurri e la vittoria contro la Cremonese.

Calaiò sulla vittoria del Napoli contro la Cremonese

"A Cremona ho visto una partita di grande maturità del Napoli. C’è autostima e si vede, Spalletti tiene tutti sul pezzo, fa giocare tutti gli azzurri, chiunque giochi fa bene. La maturità sta nel fatto che, rispetto agli anni scorsi, anche contro le piccole la squadra sa avere pazienza e vince partite un po’ sporche. Si veniva dai sei gol realizzati ad Amsterdam e non è stato commesso l’errore di sottovalutare la Cremonese, non era semplice".

Sulla rifondazione della squadra

"Nessuno si aspettava che con questa rifondazione ci si sarebbe ritrovati al primo posto in Serie A ed in Champions, il Napoli sta facendo davvero bene. Mercoledì magari la squadra sarà più guardinga, ha ritrovato un’arma in più perché è convocabile anche Osimhen, l’Ajax è una squadra che gioca a calcio e il Napoli dovrà essere bravo ad approfittare degli spazi che inevitabilmente gli olandesi gli concederanno".

Sull'abbondanza in attacco nel Napoli

"L’abbondanza in attacco sarà un “problema” per Spalletti nel senso buono, lo scorso anno c’era Petagna e quest’anno le alternative giuste ci sono: se manca Osi c’è Simeone che è molto simile a lui come movimenti, Raspadori da falso nove fa un po’ il Mertens della situazione, la differenza tuttavia la fa il centrocampo. Riavere Ndombele al 100% sarà un valore aggiunto, lui ha una stazza fisica notevole, Spalletti lo inserirà nelle partite giuste, ha bisogno di minutaggio, lui che è un centrocampista fisico anche a Cremona non mi è dispiaciuto affatto, fermo restando che Lobotka ed Anguissa sono complementari".

Sul paragone tra il suo Napoli e quello attuale

"Mi sarebbe piaciuto giocare in questo Napoli, in quello di Sarri, in un Napoli spumeggiante che gioca palla a terra, a due tocchi: per una punta centrale con tutte quelle palle che ti arrivano sarebbe stato straordinario, ma devo dire che mi sono tanto divertito con il mio gruppo, abbiamo riportato il Napoli nel calcio che conta e di questo ne siamo orgogliosi".