Calaiò: “In Italia stiamo inguaiati! Fanno entrare i petardi negli stadi e poi…”

Emanuele Calaiò, ex calciatore, di ruolo attaccante - nonché vecchia conoscenza azzurra -, è intervenuto ai microfoni di "Tifosi Napoletani", trasmissione in onda sul canale 79 del digitale terrestre, commentando le spiacevoli vicende verificatesi all'interno degli stadi italiani - nello specifico Genoa-Sampdoria, andata in scena nell'impianto del Ferraris, e Napoli-Palermo, svoltasi nella cornice del Maradona - nel corso dell'ultima settimana in cui sono andate in scena le sfide valevoli per i sedicesimi di finale di Coppa Italia.

"Per colpa di alcuni tifosi, altri vengono penalizzati", il pensiero di Calaiò sugli scontri verificatisi all'interno degli stadi italiani

Di seguito quanto dichiarato:

“In tutte le piazze ci sono tifosi che meritano di andare allo stadio ed altri che invece dovrebbero restare fuori. Tra Nord e Sud cambia poco, gli errori ci sono sempre. In Italia stiamo inguaiati veramente, le istituzioni non cambiano mai. Perché in Premier League non succede mai nulla del genere? Siamo indietro anni luce. In Inghilterra, se qualcuno sbaglia, gli stracciano la tessera e lo cacciano per sempre dagli stadi. Ci sono telecamere che individuano i tifosi ovunque. A me controllano all’ingresso con mio figlio e non fanno entrare le bottigliette d’acqua. Poi invece entrano bombe carta e petardi. Il Casms dov’era in questo caso? Ora, invece, per colpa di alcuni tifosi, altri vengono penalizzati. Al Genoa hanno chiuso lo stadio e perché alla Sampdoria no se gli incidenti ci sono stati da entrambe le parti? Non riesco proprio a capire…”.