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Calafiori: “L’Olimpico mi darà la carica. Spalletti ha una cosa in comune con Arteta”

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Le parole del calciatore in conferenza stampa
Raffaele Troiano

Riccardo Calafiori, calciatore dell'Italia, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida di Nations League contro il Belgio di Domenico Tedesco. Ecco quanto, delle sue parole, è stato evidenziato dalla nostra redazione!

Calafiori: "Spalletti? Ha una cosa in comune con Arteta, ecco quale"

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Di seguito le dichiarazioni di Riccardo Calafiori in conferenza stampa, riportate da TMW: "Sicuramente mi dà qualcosa in più, cercherò di sfruttarlo sul campo. Sono contentissimo, giocherò davanti ai miei amici e ai miei familiari. Cosa rappresenta per me Bologna? È stato il primo anno in cui mi sono sentito importante per una squadra e una città, ho bellissimi ricordi e un bellissimo rapporto con tutti. Mi sentivo di tornare e mi ha fatto piacere. La Premier è un campionato molto diverso rispetto alla Serie A, è sempre un bene imparare a giocare con ritmi e qualità diverse, penso di poter dare una mano alla nazionale".


Sul duello con Trossard: "Sarà divertente, è un top player e cercherò di dare dei consigli ai miei compagni di squadra perché non sarà facile affrontarlo. È forte nell'uno contro uno e sa calciare molto bene".

Sul gruppo: "Conosco la maggior parte dei ragazzi, siamo giovani ma il gruppo è forte. I segnali sono positivi e dobbiamo cercare di continuare così. Affinità tra Spalletti e Arteta? Domanda complicata. Sicuramente la costante con il mister e con Arteta è la ricerca del dominio tramite il gioco. Queste sono le cose che li accomunano, sono d'accordo con entrambi, è sempre meglio affrontare gli avversari in questo modo senza subire troppo".

Sulle differenze tra Serie A e Premier: "È difficile dire una cosa soltanto, ne dico due allora. La prima cosa dopo gli Europei è senza dubbio l'intensità in allenamento e in partita, questo è molto diverso dall'Italia. Non penso che dobbiamo rubare qualcosa dalla Premier, le partite sono tutte combattute, sia contro le piccole che contro le grandi, nessuno pensa a difendersi ed è più divertente da seguire".