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interviste

Caira: “Kvara andava già rinnovato, a Lukaku servono due cose per rendere al meglio”

Domenico D'Ausilio
Domenico D'Ausilio Vice caporedattore 
A 1 Station Radio è intervenuto l'agente Fifa ed ex direttore sportivo della Roma

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Stefano Caira, agente Fifa ed ex direttore sportivo della Roma. Di seguito, un estratto dell’intervista.

Un commento sulla situazione che sta vivendo la Roma?

“La Roma sta male e l’esonero di De Rossi é stato un errore clamoroso. Anche perché non è arrivato per motivazioni di campo, ma personali. Non ricordiamo che ha rimesso in piedi una squadra che a Gennaio stava come oggi”.

Lukaku supererà il livello raggiunto a Roma?

“Lukaku é un giocatore che ha bisogno di essere al 200% della condizione fisica e della fiducia che Conte che continua a dargli. Quindi credo che supererà anche i livelli raggiunti a Roma. Poi é un giocatore che se si sblocca non si ferma. In ogni caso anche in questo momento é un uomo chiave, perché ha sempre 2/3 difensore addosso. Quindi aiuta la squadra”.

Lei come avrebbe gestito la questione rinnovo di Kvara?

“Lo avrei già rinnovato, assolutamente. Anche in momenti meno sospetti di questo, perché più passa il tempo più sarà difficile accontentare il ragazzo”.


Il lato economico crede che ha un peso quando poi si scende in campo?

“Ha sempre un peso specifico perché questi ragazzi vivono anche per i soldi. Non avere la sicurezza dei soldi influisce sempre”.

Un commento sulla partita Napoli-Atalanta?

“Se non ho visto male, la partita l’ha fatta il Napoli. L’Atalanta ha trovato situazioni favorevoli, aveva meno pressioni. Poi il Napoli si sta ricostruendo in tutto, nel gioco, nella convinzione dei giocatori, nell’amalgama del gruppo, in toto”.

Crede che Juric sia a rischio esonero?

“Io credo che sia già esonerato, devono solo riuscire a capire qual è la situazione migliore. Ormai é un anno da quando Mourinho iniziava a tirare calci, a lamentarsi, é passato un anno e la situazione é solo peggiorata”.

La società dovrebbe intervenire quindi?

“Roma é molto particolare, anche molto più particolare di Napoli, che non è facile come ambiente. Io ho sempre avuto tanta stima di questa società perché di soldi ne hanno messi tanti, ma il non parlare sta arrecando solo danni. La gente vuole sapere quali sono i propositi per avere un obiettivo. Non puoi pensare che la gente riempia lo stadio e basta senza potersi nemmeno lamentare”.

Grazie perché lei ci trasferisce sempre calma, cosa che nel calcio moderno manca.

“Purtroppo, vero, ormai non c’è più pazienza, ma si fa tutto di fretta. Tutte le scelte vengono prese ieri pensando che siamo già ad oggi. Poi il livello delle società sta venendo sempre a mancare. Finiti Marotta, Giuntoli, per il resto stiamo sotto zero”.