Può essere che Conte abbia trovato la giusta chiave per far rendere al meglio Lukaku, ovvero la preparazione fisica?
“Conte è nato nei miei tempi. Noi sapevamo che la tattica fosse l’ultima cosa da guardare, a differenza di quanto dice la stampa. I numeri non c’entrano niente. Quando hai giocatori di qualità la tattica viene da sola. Un grande calciatore deve sapersi adattare a tutti i sistemi di gioco. I giocatori nascono giocatori, non ci vuole una scienza. Se non sei capace a capire come si gioca in un modo o nell’altro non sei capace a fare il calciatore. Non si deve aspettare tanto tempo per imparare a giocare in un determinato modo. Il calcio quello è”.
Quali sono stati i migliori attaccanti che ha allenato?
“Io ho avuto: De Vitis; Inzaghi; Maniero; Caccia. Tutti gli attaccanti che ho avuto all’inizio dicevano di non riuscire a giocare in un certo modo, allora io gli chiedevo di fare gol. A me non interessa lo stile di gioco, ma la qualità del gioco. Gli attaccanti devono fare portano la squadra alla vittoria. Certo, poi, maturando sempre di più posso dire che fare assist é più gratificante, più divertente del segnare perché poi tanto prima o poi il gol arriva. Questo però è una cosa che arriva crescendo perché il centravanti nasce centravanti per fare gol. L’allenatore deve essere bravo poi piano piano a saperlo gestire e credo che in questo ci siano davvero poche persone migliori di Conte”.
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