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interviste

Bonetto: “La Juventus voleva Buongiorno, ecco perché ha scelto il Napoli”

Giovanni Montuori
Le parole del noto giornalista di Tuttosport sul difensore granata

Il giornalista di TuttosportMarco Bonetto ha parlato ai microfoni di Radio Punto Nuovo della trattativa che ha portato Buongiorno a scegliere il Napoli, rivelando un retroscena sulla Juventus. Segue quanto da lui dichiarato.

Bonetto su Buongiorno al Napoli

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Buongiorno è un ragazzo di una statura intellettuale e morale che non ha molti precedenti. Il Napoli non compra solamente un campione in campo, ma una persona e un professionista esemplare. Si è laureato alla triennale di economia e ora si sta già preparano alla specialistica, dando i primi esami… È questo che ha conquistato davvero Conte: il fatto di essere un ragazzo d’oro, con la testa sulle spalle e con una moralità diversa dagli altri. Mi ha sorpreso e mi è dispiaciuto non vederlo all’Europeo neanche per 1’ in campo. La difesa italiana è il reparto più coperto, poi l’esplosione di Calafiori gli ha tolto spazio in Nazionale. Almeno da subentrato meritava un’occasione, ma si è trovato chiuso dalle scelte di Spalletti. Al Napoli l’ho ammirato molto, ma da CT l’ho visto completamente diverso: era in difficoltà in qualsiasi campo, sia in panchina che in conferenza stampa. Il paragone Kim-Buongiorno? Meglio metterselo subito alle spalle, non fa bene a nessuno. Pensiamo a Kvara, che quest’anno sembrava il fratello del calciatore che ha incantato al primo anno. Buongiorno deve essere lasciato libero di crescere e affermarsi al Napoli. Di suo porta tanta grinta e una leadership innata. Si sente uno che può già comandare la difesa. E poi è uno specialista nel mercare il centravanti avversario, a Napoli lo si è visto proprio contro Osimhen… E poi Buongiorno porta qualche gol che può sempre far comodo. Ostigard e Natan? Sono stati offerti al Torino, che li aveva anche sondati a gennaio. Manna sperava di abbassare la cifra di Buongiorno, ma non sono stati inseriti. Il Toro voleva solo cash per sbloccare l’operazione, anche perché Cairo doveva sistemare un po’ di rosso al bilancio. La Juve aveva offerto di più del Napoli e fare come con Bremer all’Inter, ma Buongiorno è stato torinista vero e ha rifiutato un’offerta più ricca”.