Se le scelte di Gasperini ci hanno sorpreso? L'avevamo preparata in maniera un po' diversa, ma sapendo che c'era De Ketelaere, ci eravamo comunque preparati in un certo modo. La loro capacità di smarcarsi ci ha messo parecchio in difficoltà, ma ciò non toglie quanto di buono fatto finora. Timore per l'Inter? Non dev'esserci. Dobbiamo arrivare a Milano con la fame, con la voglia di vincere la partita, sempre con l'umiltà che ci contraddistingue, ma con la consapevolezza che possiamo fare risultato. Poca concretezza davanti? Come spiegavo prima, gli avversari ci studiano e, in campo, ci difendono. Ci sono partite in cui le giocate riescono, mentre, in altre, un po' meno. Non siamo stati lucidi nell'ultimo passaggio e nella costruzione dell'azione che ci avrebbe permesso di aprire il campo. Partendo da quest'analisi, bisogna proseguire con il lavoro. Se ripenso alla scelta di rifiutare l'Atalanta? Quando compio una scelta, non mi guardo indietro: preferisco pensare al presente e a quello che sto facendo. Non mi piace vivere di rimpianti".
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