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Buongiorno: “Ecco cosa ci ha messo in difficoltà. Inter? A Milano senza timore!”

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L'analisi del centrale partenopeo riguardo la sconfitta subita dagli azzurri per mano dell'Atalanta
Alex Iozzi

Alessandro Buongiorno, difensore del Napoli, è intervenuto in conferenza stampa al termine della sfida con l'Atalanta, gara valevole per l'11ª giornata di Serie A e perduta con il risultato di 0-3.

"Ecco cosa ci ha detto Conte a fine partita", le parole di Buongiorno in conferenza

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"Cosa non ha funzionato oggi? Sapevamo sarebbe stata una partita difficile: l'Atalanta ha dei calciatori di assoluto livello. È ovvio che, avendo perso 0-3, si potesse fare meglio in fase difensiva. Cosa ci ha dato più fastidio degli attaccanti avversari? Sicuramente la capacità di smarcarsi senza palla e il pressing asfissiante. Bisogna dire che, se Scott non prende il palo e segna, si va a giocare un'altra partita. Non avendo segnato, ovviamente, si è presentata una gara molto più difficile. Cosa ci siamo detti a fine gara con Conte? Che non avevamo fatto nulla prima e che non bisogna demoralizzarci ora. Bisogna continuare su questa squadra, cercando di migliorare insieme. Nonostante il risultato, ho visto una squadra unita: certo, abbiamo commesso degli errori, ma l'unione non è mancata.


Se le scelte di Gasperini ci hanno sorpreso? L'avevamo preparata in maniera un po' diversa, ma sapendo che c'era De Ketelaere, ci eravamo comunque preparati in un certo modo. La loro capacità di smarcarsi ci ha messo parecchio in difficoltà, ma ciò non toglie quanto di buono fatto finora. Timore per l'Inter? Non dev'esserci. Dobbiamo arrivare a Milano con la fame, con la voglia di vincere la partita, sempre con l'umiltà che ci contraddistingue, ma con la consapevolezza che possiamo fare risultato. Poca concretezza davanti? Come spiegavo prima, gli avversari ci studiano e, in campo, ci difendono. Ci sono partite in cui le giocate riescono, mentre, in altre, un po' meno. Non siamo stati lucidi nell'ultimo passaggio e nella costruzione dell'azione che ci avrebbe permesso di aprire il campo. Partendo da quest'analisi, bisogna proseguire con il lavoro. Se ripenso alla scelta di rifiutare l'Atalanta? Quando compio una scelta, non mi guardo indietro: preferisco pensare al presente e a quello che sto facendo. Non mi piace vivere di rimpianti".