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Bucchi: “Kvara e Osimhen due top in Serie A, Victor ha qualcosa in più di Haaland”

Mattia Fele
Mattia Fele Editorialista 

Cristian Bucchi, ex giocatore del Napoli e attuale allenatore (ex Sassuolo), ha parlato ai microfoni di 1 Station Radio

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione e Mattia Fele in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Cristian Bucchi, allenatore ed ex calciatore, fra le tante, di Napoli e Sassuolo. Di seguito, un estratto dell’intervista.

L'analisi di Bucchi

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“Napoli? Kvara e Osimhen sono due top del nostro campionato, sanno anche sfruttare benissimo il gioco del collettivo. Con questi presupposti il Napoli non può che fare bene. Su Raspadori invece credo che Mancini abbia ragione: è un sottopunta o una punta. È vero che ha una struttura da trequartista, ma la sua qualità migliore è quella di attaccare lo spazio e comportarsi da centravanti vero e proprio. Purtroppo la presenza di Osimhen gli impedirà di giocare con continuità in quel ruolo e verrà dirottato sui lati. Natan? C’è da capire quali sono le sue conoscenze, non ci sono dubbi invece sulle sue qualità. Forse ci sono considerazioni da fare sull’ambientarsi, specie perché Garcia gioca difendendo più di reparto rispetto agli uno contro uno lasciati dietro da Spalletti. Credo che questo sia solo un periodo di introduzione per il ragazzo, che sta crescendo dietro Juan Jesus".

Su Lindstrom "Non è un giovane, ha già un trascorso ed è un calciatore pronto. Ovviamente anche per lui ci sarà un momento di inserimento, ma sarà un periodo nettamente minore rispetto ad altri perché ha già esperienza. Bella risposta anche di De Laurentiis ai mal di pancia di Lozano, come a dire “noi andiamo avanti per la nostra strada”. Non credo ci saranno spazi per Lozano quest’anno anche se non partisse, data la profondità della rosa. Cosa manca sul mercato? Credo un sostituto di Lobotka: penso sia il caso che il Napoli formi un giovane da far crescere, che si inizi a fargli fare esperienza dietro a un calciatore esperto per poi lanciarlo negli anni. Un calciatore in quel ruolo è fondamentale per qualunque squadra. Imprecisione sotto porta? Siamo agli inizi: la cosa importante è portare risultati".

Osimhen o Haaland? "Victor è più decisivo, perché il valore della squadra del City è ben diverso. Producono 100 occasioni da gol e l’attaccante le finalizza, ma anche in sua assenza si crea tantissimo e si vince. Il Napoli senza Osimhen è ben diverso. L’attaccante è migliorato tanto nel lavoro con la squadra, cosa che Haaland non ha ancora migliorato così tanto nel City. Victor negli anni ha dimostrato la sua fame ma anche la sua intelligenza nell’affinarsi”.



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