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interviste

Bruscolotti: “Un ammutinamento sarebbe una mancanza di rispetto per i tifosi”

Bruno Stampa
Le dichiarazioni dell'ex capitano azzurro

Giuseppe Bruscolotti, leggendario difensore del Napoli, è intervenuto a Radio Marte.

Le parole di Bruscolotti

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"Nell’anno dopo il primo scudetto noi calciatori con Ferlaino non abbiamo avuto problemi di rinnovo o adeguamento contrattuale, abbiamo sempre avuto quello che meritavamo, mai successe cose del genere. Sono situazioni che possono contare ma bisogna contestualizzare: questo è un mondo dove si guadagnano tanti soldi, pensare ad un ammutinamento sarebbe una mancanza di rispetto verso la gente ‘comune’ e – se fosse così – ci sarebbe da vergognarsi. Chi sono i principali responsabili della crisi del Napoli? I colpevoli sono tutti: bisogna partire dalla Società per finire con i calciatori in campo, che sono gli artefici di tutto e possono capovolgere qualsiasi situazione. Se è vero che c’è tensione in spogliatoio, non va bene: sono cose che vanno messe da parte, perché ci sono tante persone che li seguono, tifosi che non arrivano a fine mese ma seguono lo stesso la squadra. Questa gente merita rispetto. Nel 1988 arrivammo stremati alla gara col Milan, ma fino ad allora facemmo un campionato eccezionale, lottavamo in ogni partita. Nello scontro diretto il Milan stava molto meglio di noi, eppure quella traversa di Carnevale ci negò il pareggio che ci avrebbe tenuto in corsa. Era tutt’altra situazione rispetto ad oggi. Il rapporto che avevamo era ricco di rispetto sia tra noi che con i giornalisti. Ciascuno di noi faceva la sua parte, anche con i tifosi. Il Napoli non va a fare visita ai club, però chiede sostegno: mi chiedo che atteggiamento ci sia da parte della società e dei calciatori verso i tifosi. L’impegno degli attuali calciatori non lo vedo: non vedo una squadra che lotta, vedo una squadra rinunciataria, spenta, immobile. Di impegno non si può parlare perché non ce n’è. Allenatore prossimo? Lasciamo fare a loro, inutile fare nomi e destabilizzare l’ambiente. Lasciamoli tranquilli nella decisione che speriamo sia il frutto giusto dell’analisi di quanto successo in questa stagione. Il ciclo di Spalletti è finito, bisogna rifondare e non è semplice. Ci saranno diverse partenze, oggi è molto difficile prevedere cosa accadrà. Vediamo di chiudere in fretta questo campionato perché è diventato uno sperpetuo”.



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