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TURIN, ITALY - SEPTEMBER 21: Antonio Conte, Head Coach of Napoli, looks on prior to the Serie A match between Juventus and Napoli at on September 21, 2024 in Turin, Italy. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)
Davide Bombardini, ex calciatore - di ruolo centrocampista -, è intervenuto sulle frequenze di 1 Station Radio analizzando le tematiche più calde relative al presente - ed all'imminente futuro - della Società Sportiva Calcio Napoli.
Di seguito quanto dichiarato:
Ngonge, ieri, cos'ha dimostrato?
"Questo genere di partite servono ai calciatori che giocano meno per mettersi in mostra: lui ci è riuscito. Si è fatto trovare pronto, ha giocato al posto di quei tre mostri lì avanti e non li ha fatti rimpiangere. Ha alzato la mano e detto: "Ci sono anch'io". Ora è una freccia in più nell'arco di Conte".
Conte ha portato solo grinta e determinazione?
"Quando l'anno scorso mi chiedevano chi vedessi bene sulla panchina del Napoli, rispondevo sempre "Conte", l'unico a saper gestire il gruppo come faceva Spalletti. Lui è anche in grado di migliorare squadre e singoli calciatori, era l'unico allenatore in grado di sistemare le cose in una piazza calda come Napoli. Con un ambiente esplosivo ed un presidente tuttofare, ci voleva un allenatore come Conte. L'Inter è ancora avvantaggiata, ha la rosa più forte e gioca un buon calcio, ma subito dopo vengono gli azzurri, sia per rosa che per la mancanza di impegni infrasettimanali. Un gradino sotto, Juventus e Milan, non per organico, ma per squadra. Thiago Motta è un ottimo allenatore, a Bologna ha fatto qualcosa di irripetibile, ma ci vuole un po' di tempo. Infine, occhio alle sorprese come l'Atalanta".
Lukaku per Osimhen: il Napoli ci ha perso o guadagnato?
"Una bella domanda, ci pensavo proprio l'altro giorno. Sono due grandi giocatori, ma Osimhen era scontento e, dunque, è stato giusto lasciarlo andare via. Su Lukaku, poi, incide il fattore Conte che riesce a tirare fuori il 100%. Non saprei chi scegliere tra i due, ma il Napoli ha fatto bene a prendere il belga".
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