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Bigon: “I problemi di questo Napoli non sono nella rosa, ma in altri due aspetti”

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A Radio Punto Nuovo è intervenuto l'ex direttore sportivo del Napoli soffermandosi sul momento degli azzurri di Mazzarri
Domenico D'Ausilio
Domenico D'Ausilio Vice caporedattore 

A Radio Punto Nuovo è intervenuto Riccardo Bigon, ex direttore sportivo del Napoli: "Il Napoli sta facendo già benissimo con Walter in panchina, meritava molto di più di quello che ha raccolto. Con l'Inter e con la Juventus ha giocato meglio, sta facendo fatica a concretizzare. La strada tracciata, però, è quella giusta, se la squadra riuscirà a seguirlo senza abbattersi moralmente. In questo caso il futuro sarà roseo. Lavorare con De Laurentiis? Nella mia esperienza, sono stati 6 anni dove il presidente è sempre stato molto presente nelle scelte economiche e di budget del club, come giusto che sia. Dal punto di vista tecnico, nelle mie annate, è stata una gestione molto semplice: dovevamo aggiornarlo delle nostre idee, ma non c'è mai stata alcuna difficoltà. Quando si ha a che fare con personalità così forte, bisogna trovare la chiave per trovare un costante dialogo costruttivo. Sono stati anni molto produttivi e formativi per me.

Mazzarri e il mercato di gennaio? Adesso è molto diverso rispetto a 12 anni fa. Avevamo lavorato già insieme alla Reggina, quindi sapevo già cosa chiedesse dal mercato. In generale, però, Walter non è un allenatore che fa richieste di singoli o di nomi in particolari. Bisogna conoscere bene il suo calcio per prendere poi gli elementi giusti. A Napoli non mancano ora le personalità giuste per capire cosa serve a Mazzarri. Tuttavia non credo che la rosa abbia bisogno di rinforzi, visto che è già all'altezza dell'obiettivo quarto posto. I problemi ora sono legati più all'entusiasmo e al morale dell'ambiente, bisogna prendere continuità dopo tre incontri tremendi contro Real, Inter e Juve, avversari contro i quali puoi sempre perdere. Ora nelle prossime 4-5 partite si vedrà davvero se la squadra sta recependo i nuovi dettami di Mazzarri. I miei colpi preferiti al Napoli? Cavani e Mertens, hanno fatto la storia del club. Sono molto legato anche a Jorginho, che veniva da soli 6 mesi di Serie A a Verona. E poi Albiol e Callejon, presi di concerto con Rafa. Ce ne sono tantissimi, anche Ghoulam scoperto quasi dal nulla. Era destinato a diventare un terzino a livello mondiale, senza infortuni".


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