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interviste

Bernardeschi non esclude un ritorno in Italia: “Per la Juve ci sarò sempre”

Giovanni Montuori

Il 10 del Toronto ha risposto ad alcune domande mostrando fiducia e attaccamento alla causa bianconera

Parlando ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, Federico Bernardeschi, si è espresso in merito alla stagione della Juventus e sul suo futuro come calciatore, non nascondendo il suo affetto verso la Vecchia Signora.

Le parole del giocatore

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In primis, l'attaccante del Toronto ha parlato del percorso della Juve in campionato e della possibile candidatura alla conquista dello scudetto: ''Se sono sorpreso? No perché conosco bene il mondo Juve, la squadra e Max. Me l’aspettavo e sono felice. Merito di tutti, della società, della squadra e dell’allenatore. Max è bravissimo nella gestione e il 3-5-2 è il modulo ideale: la Juve ora ha una compattezza che non vedevo da anni. Allegri ha sempre costruito gli scudetti sulle caratteristiche della squadra. Non è vero che non gli piace attaccare: noi giocavamo con 5 giocatori offensivi. Semplicemente si adatta agli uomini che ha". Ha poi aggiunto, parlando di due ex compagni: ''Dusan è fortissimo così come Chiesa, giusto tenerli entrambi. Deve rimanere tranquillo e ricordarsi il giocatore che è. Arriverà tutto con la continuità, è la miglior medicina. E su Chiesa: "Questa cosa l’ho vissuta sulla mia pelle. Non è questione di modulo né di gioco, la Nazionale è una cosa e il club un’altra. In campionato le partite sono più tattiche e spesso ti devi sacrificare". Infine, parlando del suo futuro: ''Alla Juve sono diventato un uomo e un calciatore di livello. Un pezzo del mio cuore è rimasto lì. Per la Juve io ci sarò sempre. E poi ho casa a Torino".



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