COME SI PREPARA LA GARA – «Avevo intuito certe rotazioni. Non ci cambia niente, tra tre giorni giochiamo ad Amsterdam. Giochiamo sempre in 16, non pensiamo a così tante competizioni. Ecco perchè dico crescere nel lavoro e in queste partite di alto livello che vanno affrontate con la nostra identità, mettendo sempre qualcosa in più. Dobbiamo sempre essere dentro la prestazione e non sbagliare niente».
PERICOLO PIU’ GRANDE – «Hanno questa modalità di lavoro tra le linee, lo sappiamo. Oggi Dele ha una partita complicata, ma so che è pronto. Ha tanta fisicità, deve tenere la testa accesa, sono gare in cui basta una disattenzione, due metri in meno che poi prendi gol. Gli daremo una mano e lui la darà a noi».
© RIPRODUZIONE RISERVATA