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interviste
ROME, ITALY - SEPTEMBER 16: SS Lazio head coach Marco Baroni looks on during the Serie A match between SS Lazio and Verona at Stadio Olimpico on September 16, 2024 in Rome, Italy. (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)
Intervenuto ai microfoni di Sky Sport nel corso del post-partita di Lazio-Ludogorets (0-0), il tecnico dei biancocelesti Marco Baroni ha rilasciato alcune dichiarazioni sul match appena volto al termine. Le riportiamo di seguito.
"Nel primo tempo abbiamo sprecato qualcosa, non essendo abbastanza veloci nella circolazione. Loro erano molto bassi, a volte schierati con sei difensori, tre centrocampisti e una sola punta. La squadra è stata comunque brava a gestire le ripartenze avversarie, perché queste partite, se non le sblocchi, diventano complicate. Nel secondo tempo abbiamo fatto un'ottima partita, cercando il gol con grande voglia, determinazione e qualità. Purtroppo, ci sono gare che devi sbloccarle subito, altrimenti rischi di innervosirti. Mi dispiace perché, pur avendo giocato quasi sempre nella metà campo avversaria, siamo usciti con un pareggio. Questo un po' mi rammarica, ma ci servirà da lezione. Sul rigore non concesso ad Isaksen? Dalle prime immagini, l'arbitro scuoteva la testa, quindi era già orientato a non concedere il rigore. Non ha cambiato idea, ma non dobbiamo lamentarci. Dobbiamo pensare al campo. Cosa porto a casa da questa partita? Queste partite sono una grande opportunità di crescita, individuale e collettiva. Gunedouzi? Avevamo notato che il Ludogorets si difendeva molto basso. Volevamo crossare con più frequenza, quindi a un certo punto ho invertito gli esterni per avere più cross. Nel primo tempo, quando lo abbiamo fatto, abbiamo creato pericoli. Dentro l'area era difficile penetrare, perché a volte si schieravano con sei difensori. Forse avremmo dovuto allargare di più il gioco nel primo tempo, velocizzando la catena di attacco. Rovella? È un giocatore importante per noi. Per quanto riguarda il mio passato da giocatore, è chiaro che vincere uno scudetto è stato meraviglioso, ma ora sono concentrato su questi ragazzi. Ci siamo lanciati una sfida e la rinnoviamo ogni giorno. Dobbiamo lavorare a testa bassa e crescere. Anche queste partite sono un'opportunità. La squadra, pur nella difficoltà, non ha concesso un tiro in porta ed è sempre stata alta, corta e aggressiva. Voglio lavorare con loro per aiutarli a crescere, a giocare a calcio con mobilità e velocità. Alcuni ragazzi devono ancora maturare, ma lo sappiamo. È un percorso che conosciamo e siamo già un pezzo avanti. Questo è merito dei ragazzi".
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