Lo scorso 6 maggio era con la Fiorentina a Napoli e avete potuto assistere alla grande festa per lo scudetto.
«Abbiamo mostrato il nostro rispetto ai campioni d’Italia con il pasillo de honor perché il Napoli aveva fatto un grande campionato, poi è iniziata la partita e ce la siamo giocata per vincere, come sempre. In quella stessa giornata abbiamo dato il nostro tributo anche a Maradona. È stata una giornata bellissima per me e per Rocco. Abbiamo reso omaggio un a calciatore che a Napoli e al calcio mondiale ha dato creatività, gioia ed emozioni».
Ma lo scudetto del Napoli, lontano da Milano e Torino, cosa rappresenta per le altre realtà emergenti e ambiziose come la Fiorentina?
«Noi giochiamo sempre per vincere e l’Italia non è solamente Milano e Torino: ci sono anche Firenze, Roma, Napoli e tante altre piazze importanti. Quello che ha fatto lo scorso il Napoli ha aperto la porta a tanti sogni. All’inizio hanno avuto tanti attacchi ma hanno fatto un grande lavoro portando a casa presto lo scudetto. Anche per noi è un sogno che speriamo si possa realizzare».
Ha avuto modo di vedere il calore del popolo napoletano: se lo immaginerebbe un Napoli Park come il vostro ma in Campania?
«Il bacino campano e napoletano sarebbe perfetto per una struttura del genere. Penso che il territorio sia ricchissimo di giovani interessanti, ma bisognerebbe investire. Noi abbiamo dato a disposizione a Italiano strutture e giocatori all’avanguardia. Ma tutto questo arriva da Rocco che ha fatto tanto per la Fiorentina e per la città di Firenze. Credo che il Viola Park sia un modello universale, non solo per i club professionistici».
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