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Fiorentina, Barone: “Commisso e ADL simili. Italiano? Aveva un contratto con noi”

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Il direttore generale della Fiorentina ha rilasciato una lunga intervista a Il Mattino in cui ha parlato del patron azzurro e di Italiano
Sara Ghezzi

Il Napoli domani sera ospiterà la Fiorentinaallo Stadio Diego Armando Maradona alle 20.45. Una sfida tra due squadre che si trovano a pari punti e che hanno fame di vittoria. Alla vigilia del match il direttore generale dei viola Joe Barone ha rilasciato una lunga intervista a Il Mattino in cui ha paragonato anche Commisso e De Laurentiis. A seguire le sue parole.

Barone: "Commisso e De Laurentiis sono simili. Italiano? Aveva un contratto con noi"

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«Il Decreto crescita aiuta gli stranieri ma di conseguenza penalizzagli italiani. Iodico: diamo le stesse agevolazioni. Alzerei il numero di giocatori cresciuti nel vivaio che vanno inseriti nelle liste a inizio campionato: dovrebbero diventare 6»


Tra i maggiori sostenitori delle vostre idee c’è il presidente De Laurentiis…

«Rocco Commisso e Aurelio De Laurentiis hanno un grandissimo rapporto e massimo rispetto. Sono due imprenditori che sanno rischiare e hanno una visione futuristica. Ricordo ancora che all’inizio della passata stagione in tanti contestavano le scelte di Aurelio e poi alla fine ha vinto lo scudetto. Lui e Commisso hanno uno stile simile, sanno lavorare e hanno pazienza. Si fanno rispettare e non hanno paura di difendere le proprie idee».

Proprio quest’estate De Laurentiis ha fatto anche un pensierino al vostro allenatore: Vincenzo Italiano.

«Ma aveva un contratto. E i contratti si rispettano. Mi sembra che anche De Lauretiis la pensi così. Noi siamo persone di parola. E Vincenzo non è mai venuto da me a dire che voleva andare via. Un contratto è un contratto».

Lo scorso 6 maggio era con la Fiorentina a Napoli e avete potuto assistere alla grande festa per lo scudetto.

«Abbiamo mostrato il nostro rispetto ai campioni d’Italia con il pasillo de honor perché il Napoli aveva fatto un grande campionato, poi è iniziata la partita e ce la siamo giocata per vincere, come sempre. In quella stessa giornata abbiamo dato il nostro tributo anche a Maradona. È stata una giornata bellissima per me e per Rocco. Abbiamo reso omaggio un a calciatore che a Napoli e al calcio mondiale ha dato creatività, gioia ed emozioni».

Ma lo scudetto del Napoli, lontano da Milano e Torino, cosa rappresenta per le altre realtà emergenti e ambiziose come la Fiorentina?

«Noi giochiamo sempre per vincere e l’Italia non è solamente Milano e Torino: ci sono anche Firenze, Roma, Napoli e tante altre piazze importanti. Quello che ha fatto lo scorso il Napoli ha aperto la porta a tanti sogni. All’inizio hanno avuto tanti attacchi ma hanno fatto un grande lavoro portando a casa presto lo scudetto. Anche per noi è un sogno che speriamo si possa realizzare».

Ha avuto modo di vedere il calore del popolo napoletano: se lo immaginerebbe un Napoli Park come il vostro ma in Campania?

«Il bacino campano e napoletano sarebbe perfetto per una struttura del genere. Penso che il territorio sia ricchissimo di giovani interessanti, ma bisognerebbe investire. Noi abbiamo dato a disposizione a Italiano strutture e giocatori all’avanguardia. Ma tutto questo arriva da Rocco che ha fatto tanto per la Fiorentina e per la città di Firenze. Credo che il Viola Park sia un modello universale, non solo per i club professionistici».

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