E allora, chi comanda deve assumersi le responsabilità dei tanti errori che ci hanno condotto fin qui. E deve farlo mettendoci la faccia, in un incontro pubblico aperto ai tifosi, che sono i veri, unici “azionisti” della squadra. Ho sbagliato qualcosa anch’io? Bene, sarò presente a quell’incontro per rispondere a tutte le vostre domande, come sempre, senza nessun filtro, senza nessun paracadute. Ve lo devo, in nome della promessa che vi feci sui gradoni del Della Vittoria, nell’estate di sei anni fa.
Intanto domani, anche se non sono stato autorizzato, proverò a raggiungere la squadra in ritiro, per far capire a tutti, calciatori, tecnici e dirigenti, che il destino del Bari calcio è un bene prezioso per tutta la città e come tale va tutelato. Non so se servirà, ma ho il dovere di provarci".
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