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interviste
NAPLES, ITALY - MAY 30: Aurelio De Laurentiis of Napoli during a press conference on May 30, 2022 in Naples, Italy. (Photo by SSC NAPOLI/SSC NAPOLI via Getty Images)
Il giornalista Alessandro Barbano ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio Marte sui temi attuali in casa azzurra e del calcio italiano. A seguire le sue principali parole.
“Nelle parole di De Laurentiis si potrebbe leggere forse un po’ di irritazione nei confronti di Zielinski, in cui pare abbia ravvisato un po’ di titubanza, una volontà non troppo forte di restare a Napoli. La trattativa è ancora aperta. Ma il patron, con il riferimento alla nebbia, ha mostrato probabilmente di sospettare di un interesse del calciatore per qualche club del nord. Potrebbe trattarsi anche di una provocazione, come appartiene allo stile comunicativo del patron, o una ripicca. Non conosciamo gli ultimissimi sviluppi della trattativa. Certo, Zielinski potrebbe essersi infastidito per le parole di De Laurentiis, dato anche il post della moglie del calciatore con la foto del marito e la scritta “Giù le mani da Piotr”. A mio parere, perdere Zielinski sarebbe un danno per il Napoli. La classe del calciatore polacco fa la differenza ma De Laurentiis non vuole trattenere giocatori senza stimoli e con poca convinzione di restare".
"Le idee espresse dal patron del Napoli sulla Superlega non sono una novità. De Laurentiis è stato sempre contrario alla gestione del calcio da parte di UEFA e FIFA. Il modello di calcio da lui proposto è senza dubbio rivoluzionario ma anche complicato e con qualche zona fumosa come quella della Serie Elite che non prevederebbe promozioni e retrocessioni che invece sono giuste perché danno stimoli e garantiscono la premiazione del merito sportivo".
"Credo abbia compreso i suoi errori estivi. Ho provato a chiedergli anche di questo aspetto ma il patron ha parlato del possibile appagamento dei giocatori e di Thiago Motta che non se l’è sentita di accettare la panchina dei campioni d’Italia. Così come Spalletti ha pensato di lasciare all’apice del successo. Io credo però che se tanti allenatori hanno rifiutato la sua offerta, bisogna chiedersi i motivi e forse uno di questi potrebbe essere la tendenza all’interventismo che lo contraddistingue. Oggi mi pare un uomo solo al comando, con i vertici aziendali che si sono un po’ sfilacciati. Fino ad ora però ha avuto una gestione molto oculata. Culminata nella vittoria della passata stagione. Ha sbagliato il mercato estivo (Natan poteva crescere ma non a Napoli) ma la società ha i conti a posto e può rimediare agli errori fatti”.
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