Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Napoli senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Calcio Napoli 1926 per scoprire tutte le news di giornata sugli azzurri in campionato e in Europa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
interviste
(Photo by Martin Rose/Bongarts/Getty Images)
A Radio Crc è intervenuto Marco Ballotta, ex compagno di Mazzarri al Modena e di Inzaghi alla Lazio.
"Con Meret c’è sempre il discorso dei piedi che fa parlare. A me piace, l’anno scorso ha vinto lo scudetto da protagonista, al primo anno in cui gli è stata data la possibilità di giocare con continuità. Il calcio moderno impone avere due portieri di alto livello perché si giocano tante partite e il secondo deve essere pronto. Non c’è scritto da nessuna parte che un determinato portiere deve giocare sempre: si tende a scegliere un portiere, ma poi, se questo non sta bene, deve giocare il secondo. Lo spazio va dato a tutti, anche a quelli che giocano meno. Anche io ho fatto il secondo e quando giocavo poco, mi ritagliavo il mio campionato che era la coppa Italia e spesso mi è andata bene e mi sentivo bene perché così facendo mi davano motivazioni. Nel calcio moderno si tende a scegliere il portiere che gioca meglio con i piedi e si guarda sempre meno se para o meno. Non sono d’accordo anche perché quando giochi con squadre inferiori, non tutte sono predisposte a questo tipo di gioco. A volte è anche una questione di moda”.
Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Napoli senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Calcio Napoli 1926 per scoprire tutte le news di giornata sugli azzurri in campionato e in Europa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA