"Moltissimo. Lui incide sempre, credo che si sia fatto sentire tra primo e secondo tempo. Nel primo tempo era un Napoli lento nel far girare la palla, ci sono stati pochi inserimenti anche per merito dell'Udinese. Nel secondo tempo si è visto un Napoli con un piglio completamente diverso, è andato ad aggredire più alto e nelle ripartenze ha fatto molto male anche per i demeriti della linea difensiva dell'Udinese, che ha preso due gol molto simili, che non ti aspetti da una squadra che gioca a tre".
L'Atalanta in questo momento sembra inarrestabile e l'Inter, con i sei gol rifilati alla Lazio, ha lanciato un segnale fortissimo al campionato. Il Napoli, fatti salvi pochi passi falsi, è lì a giocare un ruolo da protagonista. Alla luce di quanto visto sin qui, quale può essere il vero obiettivo degli azzurri?
"Mi aspetto che il Napoli se la giochi fino alla fine per lo scudetto, anche se ovviamente non sarà semplice. L'Inter è la squadra più forte e ha un organico superiore a tutte le altre. Potrebbero inserirsi anche Lazio e Fiorentina, che sono le vere sorprese del campionato, ma entrambe vengono da una sconfitta. La sconfitta della Lazio contro l'Inter può starci, anche con quel passivo se non sei in giornata. Il passo falso della Fiorentina a Bologna pesa perché ho visto una squadra un po' scarica rispetto alle altre prestazioni. Non ci dimentichiamo che Fiorentina e Inter devono recuperare lo scontro diretto a febbraio. Anche la Juventus ha tempo per recuperare, tuttavia i bianconeri non mi sembrano all'altezza delle prime tre".
Come giudica i primi mesi in azzurro di Lukaku?
"Sicuramente in chiaroscuro. Ha alternato delle buonissime prestazioni ad altre in cui è apparso decisamente opaco. Non farei paragoni con Osimhen, che negli scorsi anni ha fatto tantissimi gol ma è un calciatore molto diverso rispetto a Lukaku. Il nigeriano è un finalizzatore, mentre Lukaku è un giocatore di raccordo, uno che ti tiene palla quando serve e, grazie al suo lavoro, permette di far alzare i centrocampisti. Sarebbe sbagliato aspettarsi dal belga gli oltre 20 gol che faceva Osimhen, ma se a fine anno dovesse arrivare a 15 gol e dovesse dimostrare una maggiore continuità il bilancio sarebbe senz'altro positivo".
Neres, alla luce della prova molto brillante di Udine, può insidiare Kvaratskhelia o potremmo vederlo a destra insieme al georgiano?
"Neres è un buonissimo giocatore. Il rendimento di Kvaratskhelia è sotto gli occhi di tutti, non è costante. Non è più il calciatore del primo anno, anche perché quando è arrivato non lo conosceva nessuno mentre ora viene sistematicamente duplicato o triplicato e diventa naturalmente più difficile per lui saltare i suoi diretti marcatori. Nell'ultimo anno e mezzo ha fatto più fatica, resta un calciatore importante ma deve capire quando andare nell'uno contro uno e quando giocare semplice. Neres ha fatto tanta panchina, anche per conoscere il calcio italiano, ma quando è entrato ha inciso in modo importante. A Udine ha fatto una buonissima partita, è stato uno dei migliori in campo e sono curioso di vederlo col Genoa. Non credo che Kvaratskhelia rischi di perdere il posto da titolare a breve, anche se a destra Politano è fondamentale per l'equilibrio della squadra. La coppia Kvara-Neres può servire quando c'è da recuperare uno svantaggio, il lavoro di Politano è estremamente dispendioso ed è l'unico in grado di sostenere i compiti che Conte gli ha assegnato nei meccanismi del suo Napoli".
La notizia della settimana è rappresentata dall'infortunio rimediato da Buongiorno. Chi si aspetta al suo posto?
"Per Conte sarà difficilissimo sostituire un difensore come Buongiorno. Rafa Marin è un oggetto misterioso, in campionato non lo abbiamo mai visto e quindi non so se possa essere adatto a rimpiazzarlo. Penso che il Napoli potrebbe tornare alla difesa a tre".
Sul mercato, quale le sembra il profilo più adatto per la difesa tra quelli accostati in queste settimane?
"Ismajli, sta facendo molto bene a Empoli. Conosce già molto bene la Serie A ed è pronto per una big. Non è scontato che l'Empoli possa privarsene a gennaio, potrebbe farlo solo di fronte a un'offerta molto importante. E' il pilastro di una squadra che lotta per salvarsi. Se chiaramente Ismajli chiedesse la cessione, non credo che il presidente Corsi terrebbe un giocatore scontento in rosa. Mi dà maggiori garanzie, anche rispetto a Danilo e Kiwior".
La convince il possibile scambio Biraghi-Spinazzola?
"Sono due terzini che non stanno vedendo il campo e vogliono cambiare aria per avere qualche possibilità in più di giocare. L'operazione converrebbe a tutti, il Napoli libererebbe un uomo poco impiegato dall'allenatore, mentre la Fiorentina ne lascerebbe partire uno finito addirittura fuori rosa".
L'ultima trasferta del 2024 del Napoli è a Marassi, contro un Genoa parso in crescita dall'arrivo di Vieira in panchina come testimoniato dallo 0-0 strappato domenica scorsa a San Siro contro il Milan.
"Non mi aspettavo l'esonero di Gilardino. Vieira è entrato in punta di piedi e sta facendo risultati ma con i pareggi non si va lontano. Di sicuro, il Napoli è favorito e non può permettersi di sbagliare".
A cura di Bruno Stampa
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