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Bagni: “L’Inter assomiglia al Napoli dello scorso anno. Ecco come giocherà Mazzarri”

napoli scudetto
Le parole del doppio ex di Napoli. edInter
Giovanni Montuori

Salvatore Bagni, doppio ex della sfida tra Napoli e Inter, ha rilasciato un'intervista al Corriere dello Sport in cui ha parlato della sfida finale della Supercoppa.

Trova similitudini tra il Napoli della scorsa stagione e l’Inter di quest’anno?

«Come rendimento e gioco direi proprio di sì. L’Inter, a differenza del Napoli, non è riuscita ancora a staccare chi le sta dietro, ma gioca benissimo, a me- moria, crea tanto, è bella da vedere. Ha tutto per vincere. Ciò che ha fatto il Napoli, a certi livelli, con quei distacchi, credo sia irripetibile. L’Inter sta facendo tutto, ma non ha ancora vinto il campionato perché c’è un’inseguitrice valida come la Juve».


Spalletti e Inzaghi hanno qualcosa in comune?

«Partiamo da un presupposto: questo è il terzo anno che l’Inter cerca di vincere il campionato. In un’occasione ci è andata molto vicina, perdendolo come sappiamo tutti a Bologna. È partita sempre favorita, anche l’anno scorso. Il Napoli no, fu una sorpresa, l’obiettivo iniziale era quello di tornare in Champions. Il percorso di Inzaghi e Spalletti quindi è stato assolutamente differente, ma qualcosa in comune c’è: l’affiatamento che hanno dimostrato le loro squadre».

Tra Osimhen dell’anno scorso e Lautaro di quest’anno chi prende e chi mette in panchina?

«Nessuno dei due, uno è una prima punta, l’altro no, ma sono entrambi determinanti. Osi fa reparto da solo, Lautaro è più tecnico. Giocano per la squadra e questo favorisce anche il rendimento dei compagni».

Fino a che punto può spingersi l’Inter?

«Fino alla finale di Champions, proprio come l’anno scorso, ma sono fiducioso anche per il Napoli contro il Barcellona. L’Inter è impressionante per qualità e varietà di gioco, è dura trovare un centrocampo così completo. Non vedo perché non possa arrivare in fondo».

Domani c’è in palio la Supercoppa e dentro anche la sfida tra due argentini: Simeone e Lautaro.

«Se domandiamo a 100 persone neutrali come finirà, direbbero tutte Inter, ma le finali vanno sempre giocate. Il Napoli ha fatto una partita oculata contro la Fiorentina e credo farà lo stesso domani. Quanto a Simeone, quest’anno partiva da terzo, dietro anche a Raspadori, gli faccio i complimenti, si fa sempre trovare pronto. Lautaro invece c’è sempre, è una garanzia».

Mazzarri ha detto che se possibile tornerà alla difesa a 4. Contro l’Inter come giocherà?

«Credo ancora a 3. Per esigenza, ma non solo. Il suo primo Napoli aveva quel marchio di fabbrica. Al suo arrivo s’è dovuto adeguare, seguendo la filosofia del presidente e per come era stata costruita la squadra, ma l’acquisto di Mazzocchi credo sia indicativo. Ha voluto più copertura e giocatori abituati a quel sistema di gioco».

Le piacciono i nuovi acquisti del Napoli, Ngonge e Traore?

«Lindstrom è stato preso per fare da rincalzo a Politano, ma s’è intristito, quello sulla fascia non è il suo ruolo e non so quale sarà il suo futuro. Per questo credo sia stato preso Ngonge. Traore nell’ultimo anno e mezzo ha giocato poco: un trequartista che penso farà la mezzala, che ha i gol nel suo repertorio. Deve trovare la condizione fisica, potrebbe essere utile per il finale di campionato».

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