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interviste
ROME, ITALY - FEBRUARY 14: Diego Maradona's lawyer Angelo Pisani holds up some documents about the former footballer's ongoing legal dispute with the Italian tax authorities during a press conference at the European Union office on February 14, 2014 in Rome, Italy. The former footballer is accused of tax evasion and is said to owe almost 40 million Euros in unpaid tax on undeclaired earnings. Maradona denies these claims. (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)
A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio Alla Radio – 3° Tempo, è intervenuto Angelo Pisani, avvocato.
"Provvedimento scandaloso, anticostituzionale, vergognoso. È un provvedimento pericoloso, che si butta benzina sul fuoco, che va ad alterare gli animi. Non penso ci siano pericoli da adottare un decreto discriminatorio, razzista. Il Ministro degli Interni discrimina i cittadini che abitano in Napoli e provincia. Se fossi il Prefetto non firmerei il provvedimento del genere. Questi signori vengono pagati con le nostre tasche. Vanno a violentare le loro speranze, i loro desideri, senza risolvere nessun problema. Le istituzioni non possono punire le persone perbene con fidelity card, che rispettano le regole, vengono danneggiate da loro che dovrebbero difenderli. Abbiamo richieste di cittadini che vogliono rimborsi, ci saranno azioni di risarcimento, il danno supera ancora di più il limite. È ingiustificabile. Vorrei capire se ci fossero altri interessi, se impedire all'Angelo Pisani di turno di andare allo stadio, favoreggiamenti per le pay tv... C'è qualcuno che ha interesse nel fare tutto ciò.
Tempistiche di garanzie? Sì, anche dei motivi, dei presupposti. Non ricordo nessuna norma o legge della Costituzione che prevede una discriminazione di questo tipo, c'è la discrezionalità di un gruppo di persone sulle poltrone che non sanno i sentimenti di tifosi e cittadini, tanto loro che se ne fregano? Vanno in tribuna. Questa è l'Italia. Non si vuole evitare la violenza. Non c'è interesse nel risolvere i problemi. Il caos serve per i tavoli, i provvedimenti... C'è il problema, questo provvedimento è la rappresentazione delle istituzioni che non sanno organizzare una partita, non sanno organizzare un evento. Quindi oggi decidiamo che 1000 napoletani non devono andare a Torino. Quando si parla di razzismo e discriminazione lo si fa per pulirsi la bocca e non per altro. Ci vorrebbero cittadini che fanno una rivoluzione culturale, il presidente che ci mettesse la sua parola... Ma domani ognuno correrà per la propria vita, ma è un atto gravissimo. Un tifoso deve richiedere il rimborso del biglietto, rendicontare le spese che ha fatto e chiedere risarcimento danni al Ministero degli Interni".
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