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interviste
NAPLES, ITALY - MARCH 11: Gian Piero Gasperini, Head Coach of Atalanta BC, gives the team instructions during the Serie A match between SSC Napoli and Atalanta BC at Stadio Diego Armando Maradona on March 11, 2023 in Naples, Italy. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)
Gian Piero Gasperini, tecnico dell'Atalanta, ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Radio Serie A, commentando il momento della propria squadra e la situazione economica dei club italiani.
“Faccio sempre valutazioni tecniche. L’Atalanta prima viaggiava sui 40-50 punti di media, poi di colpo ha avuto un’evoluzione e i punti sono diventati più di 70. Per arrivare a vincere lo scudetto ne servono più di 80 probabilmente: non ci siamo ancora riusciti. Per noi, il traguardo possibile era la vittoria della Coppa Italia: l’abbiamo sfiorata due volte. Tutte le altre competizioni sono difficili da vincere perché c’è una grande disparità tra le squadre: le big hanno risorse enormi in tutti i campionati. Le disparità economiche sono notevoli, i profitti maggiori arrivano dai diritti televisivi che però non sono divisi in maniera equa: è difficile competere.
In Europa, chi vince perde, perché ha dei bilanci spaventosamente in rosso che vengono coperti da certi presidenti. L’Atalanta non può avere un miliardo di debiti, altre società se lo possono permettere. Noi siamo riusciti ad essere competitivi perché i nostri dirigenti sono stati dei fenomeni a realizzare delle cessioni impensabili. Per stare in alto abbiamo bisogno di valorizzare, in modo da poter sostenere il tutto e continuare a prendere giocatori competitivi. Le offerte difficilmente si possono rifiutare. Solitamente chi vince lo scudetto si rinforza, aggiunge valore di continuo. Questo è il motivo per cui sarà difficile per l’Atalanta e tutte le squadre come noi fare come il Leicester anni fa: loro sono stati l’eccezione che ha confermato la regola. Non è vero che non si vince, si vince lo stesso: anche una piccola cosa può diventare una grande vittoria. Altrimenti lo sport diventa per pochi eletti”.
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