Le dichiarazioni del procuratore di Kvara possono essere dovute ad un rinnovo che tarda ad arrivare?
“Sicuramente. È il gioco delle parti. In una situazione come questa, diventa difficile capire di chi sia la colpa. In circostanze simili, è la volontà del giocatore a fare la differenza. Se un calciatore non ha lo spirito giusto, è doveroso venderlo. Se possono aver influito delle commissioni faraoniche concordate con il Psg? È chiaro. Ciò potrebbe aver influito sulla rottura, indotta dal procuratore. Quando metti in testa ad un giocatore che va via, è difficile tenerlo. Per questo dico che ha influito anche la comunicazione del club, volendo ricordare anche la vicenda Di Lorenzo. Anche quando ho lavorato con Cavani, l’ultimo anno con il Napoli è stato difficile. Quando prometti una cosa, devi concretizzarla. Considerate anche che, quando dai a Conte delle garanzie, è un allenatore che viene a bussare”.
L’arrivo di Marin al Napoli escluderebbe uno tra Hermoso e Buongiorno?
“Credo di sì, con quanti centrali ti troveresti? Gli ultimi giorni del mercato sarebbe un problema lavorarci. Anche considerando che Conte lavora con un determinato numero di giocatori”.
Crede che la collocazione tattica di Lobotka possa essere un problema per il nuovo Napoli di Conte?
“Grossa… Il gioco di Conte non ammette questo tipo di giocatori. Il Jorginho di turno, il Lobotka di turno, trovano grandi difficoltà con Conte, che predilige un gioco completamente diverso. Se fosse lui a finanziare il mercato azzurro? Credo ci siano delle grosse possibilità. È quello che sento dire”.
Quando sente parlare di oltre quaranta milioni per Buongiorno, cosa pensa?
“Mamma mia… A volte penso che, se avessi avuto Cavani oggi, sarei stato l’uomo più ricco della Terra. Mezzo campionato in Serie A e vedi cifre allucinanti. Prima, erano soltanto due i difensori a vantare cifre del genere. Per me, tra Calafiori e Buongiorno non c’è paragone. Il primo è giocatore vero, il secondo un calciatore che può crescere”.
Chiesa può restare in Italia o andrà all’estero?
“Chiesa può andare ovunque, ma certe cifre non possono essere garantite dai club italiani”.
Politano potrebbe andare va?
“Non credo. Per Conte, a mio avviso, l’esterno sarà un giocatore importante, anche considerando che il tecnico cambia spesso i suoi esterni. So anche di calciatori in uscita, pur essendo stati acquistati pochi mesi fa ed avendo giocato poco. Natan e Lindstrom, ad esempio, devono giocare. Soprattutto per il danese è essenziale recuperare l’investimento”.
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