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Anellucci: “L’affare Lukaku non mi convince per un motivo. Confermerei un azzurro”

Domenico D'Ausilio
Domenico D'Ausilio Vice caporedattore 
A 1 Station Radio è intervenuto il noto agente FIFA

A “1 Football Club - speciale calciomercato”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Claudio Anellucci, agente FIFA. Di seguito, un estratto dell’intervista.

Il fallimento dello scorso anno è certificato dal fatto di aver messo sul mercato quasi tutti gli acquisti della scorsa estate?

“Purtroppo, si. È stata certificata una campagna acquisti totalmente negativa. Ci sta che, dopo tanti anni di campagne acquisti importanti, il gruppo di lavoro capeggiato da Micheli possa aver vissuto una annata negativa”.

Sono 161 i calciatori che hanno un club di appartenenza, in Serie A, ma che non giocheranno la prossima stagione. La Uefa prenderà provvedimenti sull’eccesso di prestiti?


“Sarebbe anche il caso. È come quando Nanni Moretti diceva ad un politico di fare qualcosa si sinistra. Oltre alla Uefa, i sono degli uffici predisposti nel nostro campionato, i quali dovrebbero vigilare. È un problema di fondo, reale, a cui qualcuno dovrebbe mettere un freno”.

Che colpo sarebbe Lukaku?

“Sono molto dubbioso. Non per la scelta di Conte, ma sul giocatore in sé. L’ho spesso visto appesantito, l’ho visto segnare in gare già risolte. Non è mai stato decisivo nella Roma. Ritengo sia un giocatore, a mio modo di vedere il calcio, molto sopravvalutato. A quei costi ci sono decine di centravanti migliori del belga. Se, però, hanno dato carta bianca all’allenatore, è giusto che vengano assecondate le sue richieste. Chi avrei preso? Morata, è un centravanti, al contrario, sottovalutato. All’Atletico ha fatto dei numeri importanti. Abbiamo visto cosa sa fare nella Spagna, anche per il gruppo. C’è bisogno anche di uomini che sappiano fare squadra. Mi fa sorridere che Lukaku percepisca 10 o 11 milioni, mentre ci sono giocatori come Lautaro, campioni in nazionale e nel club, che guadagnano la metà di Romelu. Ci sono cose, nel calcio, che sono inspiegabili. Se si dovesse puntare ad un giocatore per le sue capacità realizzative, punterei sempre su Icardi”.

Economicamente, queste operazioni non sono mai vantaggiose. Anche Hermoso percepisce un ingaggio faraonico per i parametri della Serie A.

“Sono operazioni che, per me, non hanno senso logico. Oggi, siamo diventati tutti scout, tutti cerchiamo giocatori e sappiamo quali sono i loro parametri. È qualcosa di surreale, ma il calcio sta andando in questa direzione. Resto dell’idea che il calcio debba emozionare, e vedo pochi giocatori che sappiano emozionare ancora. Il calcio è fatto di dribbling, di gol e di fare meglio dell’avversario, ma siamo in un calcio, ad oggi, in cui ci si sofferma sulla ripartenza dal basso e sugli schemi”.

Ostigard sta bloccando l’arrivo di Hermoso?

“Non so se sia così, ma è uno di quelli che avrebbe dovuto lasciare il Napoli. Diversamente, non vedrebbe il campo”.

Quanto crede alle piste Koopmeiners e Chiesa in ottica Napoli?

“Per me, zero”.

Che calciatore è Gilmour?

“Lo conosco pochissimo per poterne dare un’idea. I giocatori bisogna conoscerli. Almeno averli visti una decina di volte”.

Si parla anche di un interesse per Saelemaekers.

“Non so quanto possa dare in più. Quando fai la scelta di prendere un giocatore, bisognerebbe cercare di capire quanto possa dare in più rispetto ai calciatori che hai in rosa. Personalmente, non è un calciatore che mi fa impazzire. Soprattutto, non credo possa alzare la qualità del reparto”.

Ngonge merita la conferma?

“Mi piace molto. È un profilo che terrei. È giovane, di qualità. L’unico, di quelli presi a gennaio, che meriterebbe la conferma. Su di lui investirei del tempo e credo abbia ampi margini di miglioramento”.

Morata è, per il Milan, un investimento meno impegnativo. In questo modo, potrebbero venirsi a creare i presupposti per la crescita di Camarda.

“Camarda è un giovanissimo, ha delle doti importanti. Il calcio dei bimbi, però, è una cosa, quello dei grandi, un’altra. Yamal? Parliamo di due realtà totalmente diverse. Yamal è stato titolare della squadra campione d’Europa essendo titolare del Barcellona. Un bagaglio completamente diverso. Sono favorevole a far giocare i ragazzini, ma i numeri parlano di altro. Se i nostri giovani devono andare a fare le ossa in Lega Pro, per una regola degli Under inutile, disputando un campionato inutile, rischiamo di bruciare anche un talento come Camarda. Un talento come lui, al pari di quelli cresciuti nelle primavere, dovrebbero essere valorizzati, anche se a piccole dosi. Non si può pensare di bruciarli in anche campionati esteri di minore importanza. Per questo affermo che l’operazione Lukaku non mi convince. Spendere 7 milioni annui di ingaggio per un trentunenne, che per la società sono 14, vorrebbe dire fare una minusvalenza”.