Il Napoli, ad oggi, è impegnato a trovare delle soluzioni per cedere giocatori e fare spazio prima di poter acquistare. Come si gestisce questa fase di stallo?
“E’ una fase delicata, dove i giocatori cominciano a radunarsi e gli allenatori spingono per avere i nuovi acquisti. Tutti i presidenti vorrebbero risparmiare sulle percentuali, sulle commissioni. Aspetti che, quando sei seduto a tavoli importanti, portano via parecchio tempo, specialmente in trattative con presidenti tosti come Lotito e De Laurentiis. Ci sono delle condizioni bancarie che vanno rispettate, con i relativi tempi che si dilatano. Dunque, ci sono dei tempi da rispettare. Per riuscire a prendere il sostituto di un calciatore possono volerci anche mesi. Dunque, le tempistiche partono anche da gennaio”.
Quale sarà il futuro di Lindstrom?
“Credo che andrà a giocare. L’acquisto di Lindstrom è stato importante e non si può disperdere l’investimento”.
Raspadori è un calciatore da Conte?
“Non saprei. Conte vorrà conoscere i giocatori, vedere come si comporteranno. Dopo i quindici o venti giorni canonici di ritiro, saprà esprimere un giudizio. Tuttavia, credo che Raspadori sia un calciatore un po’ ibrido. Mi è piaciuto come lo ha gestito Spalletti, nell’anno del tricolore. Molto meno in Nazionale”.
Si sono fatti passi in avanti per portare Simeone alla Lazio?
“Conosco la famiglia, il papà e il fratello, che ho portato al Frosinone. Sono dei ragazzi eccezionali. Come giocatore mi piace tantissimo. Non so se potrà essere una pedina della Lazio, ma me lo auguro. Può fare la differenza”.
La convince l’operazione Morata?
“Assolutamente sì. È un giocatore molto sottovalutato che, però, mi piace tanto. Camarda? Voglio vederlo tra i grandi. Tante volte è facile dire ‘è un fenomeno’. Camarda ha il profilo del buon giocatore, ma deve avere spazio”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA