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interviste

Anellucci: “Cavani era pronto ad andare all’Inter prima di trasferirsi al Napoli!”

Bruno Stampa
Le dichiarazioni dell'agente del Matador

Oggi su CRC, radio partner della SSC Napoli, nel corso della trasmissione “A Pranzo con Chiariello” è intervenuto l’ex agente di Edinson Cavani, Claudio Anellucci.

Anellucci: "C'era stata la possibilità che Cavani non arrivasse a Napoli"

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«C’era stata anche la possibilità che Cavani non arrivasse al Napoli. Avevamo degli accordi con l'Inter ma il direttore dell’epoca dei nerazzurri per venti giorni non fu reperibile. Gli accordi erano stati definiti in una serata prima di una finale di coppa tra Roma e Inter. Dovevamo vederci una settimana dopo a Milano per ratificare il tutto, ma così non fu. Cavani al Napoli? La realtà è divertente e goliardica. In una serata ad una festa di un’amica in comune ho incontrato Edo De Laurentiis e gli ho detto: “Perché non dici a tuo padre di prendersi questo grande giocatore che abbiamo noi?” Il fatto è avvenuto tra un gin tonic e un gin lemon. Qualche giorno dopo al mare, in una località vicino Roma, ho incontrato il responsabile scouting Maurizio Micheli. Iniziammo a parlare di calcio, di giocatori e di Edinson Cavani: andammo avanti per una giornata intera. Da lì è passata una settimana prima che arrivasse la telefonata di Aurelio De Laurentiis per convocarci per una riunione. Noi avevamo un accordo per andare in Inghilterra, al West Ham, quando Cavani era contestato a Palermo poiché non giocava nel suo ruolo. Lo criticavano lì, perché lo facevano giocare esterno di centrocampo. La scelta di andare all’Inter per Edison non si sarebbe rivelata così fortunata come quella di andare al Napoli. Cavani o Higuain? Due grandissimi giocatori ma per una questione di cuore scelgo Edin. Difficilmente trovi un giocatore che fa tre gol ad ogni squadra del campionato italiano come fece Cavani quando giocava al Napoli. Cavani al Boca? Chiusura di una carriera favolosa. Lo ha sempre voluto e quando entri in quello stadio con quella maglietta capisci che il calcio lì è un’altra cosa».