Calcio Napoli 1926
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interviste

Anaune, l’allenatore: “Mi auguro di riuscire a fare almeno 2 gol al Napoli di Conte”

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Le parole di Cipriano Morano
Angelo Salzano

Cipriano Morano, allenatore dell'Anaune Val di Non, si è espresso nel corso della trasmissione “In Ritiro Con Te” su Radio CRC, in vista della partita con il Napoli. Di seguito le parole.

Morano, il commento in vista del match contro il Napoli

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"Sono un po’ diviso, domani potrebbe farmi piacere prendere gol. Ogni anno, ogni amichevole, ogni estate: è sempre un’emozione affrontare il Napoli. Sono di Torre Annunziata, ho vissuto lì e poi intorno ai 16 anni ho iniziato a girare per il calcio, fino ad arrivare qui. Domani si guarderà ad Antonio Conte: le sue idee, le sue formazioni, la difesa a 3, come sta lavorando, cosa vuole dalla squadra. Domani si sta sicuramente attenti a questo. Noi tifosi veniamo da un periodo di abitudine al solito gioco, quest’anno c’è aria di novità in tutto. È tutto da scoprire. Lo si è visto anche sul mercato. Gli altri anni quando si doveva aggiustare qualcosa, si operava sempre all’ultimo, invece quest’anno, grazie a Conte, la società si è messa a disposizione per inserire quelle pedine utili al nuovo gioco. Spinazzola, se sta bene, è un grande giocatore, è un quinto e può stare sia a destra che a sinistra; con Rafa Marin e Buongiorno si lavora per una nuova difesa di qualità. È importante quindi lavorare fin da subito per assimilare tutti i meccanismi. Ho ancora alcuni giocatori in ferie, ma i ragazzi ogni anno aspettano questa partita, come me. È qualcosa di bellissimo, già dal ritrovo: venire al campo, guardare il riscaldamento del Napoli, sentire l’aria di Serie A, di un calcio diverso. È una bella sensazione. Poi inizia la partita e si cerca di fare il meglio e di subire il meno possibile. L’anno scorso abbiamo fatto un gol, speriamo di farne due. Quando abbiamo vinto lo scudetto ero a casa da solo sul divano ed ero in estasi, con la mia bandiera fuori al balcone. Mi sono goduto tutta la festa, è stata un’emozione strana, non ero abituato. Grazie allo scudetto mio figlio è passato dall’essere juventino a napoletano: quindi lo ricorderò a lungo. Speriamo che ci siano a breve altri traguardi da poter festeggiare, perché ce lo meritiamo".