Cosa pensa delle parole di Antonio Conte sulla necessità di rendere Napoli una meta e non una squadra di passaggio?
“Condivido le parole di Conte. Credo che questo sia il vero punto dolente della gestione De Laurentiis negli ultimi anni, in cui il Napoli ha vinto e si è affermato come élite europea. Il fatto, dunque, che i calciatori percepiscano Napoli come squadra di passaggio. Certo, non è facile per quelli che sono i parametri del club. Un tetto di ingaggi allontana i giocatori più prestigiosi, che non possono arrotondare nemmeno con i diritti d’immagine. Tuttavia, il tecnico può diventare, come sta avvenendo, un’attrattiva fortissima per i giocatori. Basti pensare ad Alessandro Buongiorno, che a gennaio non voleva nemmeno sentirne parlare, mentre oggi gli è bastato un incontro con Conte”
Conosce il criterio di accredito che il club ha utilizzato per la conferenza di presentazione di Conte? Ci sono state alcune polemiche in merito.
“No, e devo confessare che qualche collega mi ha chiesto la stessa cosa. Partendo dal presupposto che credo nella libera informazione e nella sua pluralità, per cui debba essere dato spazio a tutti, c’è una libertà garantita ai club di gestire da sé l’informazione, e questo è inconcepibile. Bisognerebbe normare questa situazione, vincolando le società al rispetto di alcune regole. La libera informazione non è amata da tutti, e qualcuno vorrebbe abolire le conferenze stampa, preferendo le one to one a pagamento”.
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