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interviste
TURIN, ITALY: Juventus player Sergei Aleinikov during a training session with Dino Zoff on 1990 in Turin, Italy. (Photo by Juventus FC - Archive/Juventus FC via Getty Images)
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto l'allenatore ed ex calciatore, tra le varie Lecce e Juventus, Sergei Aleinikov sulla sfida tra i salentini e il Napoli, sul razzismo, su Hjulmand e Kvaratskhelia.
Di seguito le dichiarazioni dell'ex Lecce e Juventus a 1 Station Radio: "Il razzismo è un problema che purtroppo persiste, nonostante qualche involuzione. Credo siamo rimasti sullo stesso livello. Mi chiedo da quanto tempo esiste questo problema, e cosa sia stato fatto per risolverlo. Finché non ci sarà un intervento deciso, è una piaga destinata a continuare.Il carcere come soluzione?Non so se il carcere possa essere una soluzione definitiva, ma credo siano necessarie misure che inducano i tifosi a riflettere bene prima di commettere determinati reati. Qualcosa che essi possano ritenere dannoso per la propria vita.Il Lecce può insidiare gli azzurri? Se si è dei veri professionisti, bisogna dimostrarlo ogni domenica, non soltanto contro il grande avversario come può essere il Napoli. Un giocatore di Serie A deve affrontare ogni avversario sempre con il massimo impegno, che possa essere la Cremonese o la capolista. Non accetto discorsi volti a conservare e gestire le energie in vista di impegni meno proibitivi.Hjulmand (obiettivo anche del Napoli ndr.)?Alcuni dicono che mi somiglia. Ritengo, tuttavia, che il Lecce sia la società ideale per calciatori al tramonto della carriera, e soprattutto per giovani talenti in rampa di lancio. Andranno valutati molti fattori in quello che potrà influenzare il futuro del ragazzo. Bisognerà attenzionare l’ambiente, il gruppo ed il tipo di club in cui Hjulmand potrà giungere. Basti pensare a Kvaratskhelia, il cui approccio al Napoli non era atteso da nessuno nei termini in cui è avvenuto".
"Il Napoli ha bisogno di una vittoria per recuperare l’entusiasmo, prezioso in vista del doppio impegno contro il Milan.La sconfitta contro i rossoneri?Un vero professionista riesce a digerire anche una sconfitta dura come quella contro i rossoneri. La sfida di Champions, inoltre, sarà una partita completamente differente. Vi saranno motivazioni nuove e stimoli particolari".Il tifo come fattore extra campo?Ritengono non influiscano i problemi. Quando facevo il riscaldamento prepartita, ero già caricatissimo, ed una volta sceso in campo ero concentrato sulla gara ma ancor più motivato dalla platea. Tuttavia, non mi curavo di ciò che accadeva sugli spalti. Ero concentrato soltanto sulla partita.Le condizioni del calcio italiano in ottica Europa? Potremmo parlare di tanti aspetti, positivi e negativi, ma il giudizio finale spetta al campo. Ritengo, tuttavia, che le squadre italiane abbiano una ottima possibilità di andare in fondo, soprattutto il Napoli. Gli azzurri hanno l’occasione di coronare una stagione sin qui straordinaria.Scomparsi i bomber di provincia?Ad essere scomparsi non sono soltanto i bomber di provincia. Ditemi il nome di un bomber italiano. Quando si parla di una problematica, anche nel calcio, vanno considerati i vari fattori che possono influenzarlo. In Italia sussiste un problema anche per quanto attiene i settori giovanili. A pagarne le spese, la scuola attaccanti italiani, non più capace di sfornare talenti al pari di calciatori come Vieri".
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