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interviste
(Photo by Getty Images)
A Radio CRC è intervenuto Eugenio Albarella, preparatore atletico, il quale si è soffermato sul grande momento di forma del Napoli.
"Al di là della novità assoluta della sosta, il Napoli parte da un vantaggio: l’allenatore ha già fatto questa esperienza avendo allenato in Russia dove la sosta invernale c’è. Spalletti quindi già sa come gestire lo stop, poi noto che le linee guida di tutte le squadre è la stessa: riprendere ciò che si è fatto in estate. E quindi, sosta assoluta di 2 settimane e poi altre 2 di full immersion di rigenerazione con amichevoli per mantenere alto il livello. Il Napoli ha abbassato la media età e di conseguenza il rischio infortuni e questa strategia gli sta dando ragione, oltre al lavoro meticoloso dello staff. Per età e per passato, l’indice di rischio del Napoli è molto basso e a questo va aggiunta la capacità dell’allenatore che sta gestendo al meglio la qualità della rosa col turnover. Per chi non è abituato a vivere certi palcoscenici e gestire a livello nervoso la vetta, la sosta arriva al momento migliore. Nelle 21 partite ufficiali il Napoli ha perso una sola gara, ha vinto l’85% dei match disputati e pareggiato solo il 10% con una media punti di 2.66 e sono numeri pazzeschi, vicini alla perfezione. Mantenere questi ritmi non è facile ecco perché questa pausa può essere l’occasione per decantare il momento e ripresentarsi nel modo migliore alla ripresa del secondo campionato dove sono certo che la sua capacità di gestire la rosa gli permetterà di gestire anche il vantaggio".
"Tutti si stanno preoccupando della Juventus, dico invece che la sosta può danneggiare proprio la Juve che stava ritrovando il ritmo giusto. Per la prima volta in un contesto di silenzio-assenso, le Nazionali hanno avuto giocatori a disposizione solo una settimana prima dell’inizio della competizione. Sarà una gestione estrema da parte degli staff delle Nazionali perché non si è avuto il tempo per poter incidere".
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