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interviste

AIC, Calcagno: “Giusto dare tutti quei premi al Napoli. Ieri mi ha colpito una cosa”

Giovanni Montuori

Il presidente dell'Associazione Italiana calciatori ha parlato del Gran Galà del calcio da loro organizzato

A Radio Crc, nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete”, è intervenuto Umberto Calcagno, presidente AIC, che ha parlato del Gran Galà del calcio da loro organizzato in cui il Napoli ha vinto numerosi premi.

AIC, Calcagno sul Gran Galà del calcio

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“Non potevamo che premiare tanti azzurri, dopo la cavalcata trionfante dell’anno scorso. Era normale che i voti andassero soprattutto alla squadra campione d’Italia. Mi ha sempre colpito particolarmente e ieri sera ancor di più, il sorriso dei premiati. Si nota il divertimento e la passione con la quale trasferiscono le loro vittorie. Ieri si sono presi in giro, si sono ringraziati e l’atmosfera di Napoli credo dia una mano in situazioni come questa. Napoli-Inter? La prima mezz’ora è stata giocata molto bene da entrambe le squadre, soprattutto dal Napoli. A questi livelli poi, la differenza la fanno le situazioni e quando hai occasioni e non segni poi diventa difficile. Il Napoli ha talmente tanta qualità che può permettersi di togliersi tante soddisfazioni.

Decreto crescita? Quest’anno rischiamo di andare al di sotto del 30% e da quando ci sono questi benefici fiscali da chi proviene dall’estero è sempre peggio. Nei provvedimenti che sembra verranno attuati, la norma sembra che verrà tolta, ma sarà mantenuta soltanto nel calcio e sarebbe un’ingiustizia. So che Abodi, il Governo, la politica ci stanno ragionando per cui non dubito sul fatto che qualcosa faranno. Se i nostri giovani sono economicamente non convenienti, si rischia di bruciare tutto. Siamo arrivati ad un punto di non ritorno e non è un caso che ci siano così tanti infortuni e questo pesa sul sistema perché se i top player non possono giocare non è solo un problema del calciatore, ma di quella squadra e di quel campionato. Nessuno di noi vuole far perdere opportunità economiche, ma ci piacerebbe che queste ricchezze venissero redistribuite meglio a livello mondiale ed europeo. Non si parla mai di ridistribuire anche a chi non partecipa alla nuova ricchezza che viene prodotta”.



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