Calcio Napoli 1926
I migliori video scelti dal nostro canale

interviste

AIA, il presidente: “Il Var a chiamata potrebbe fare una grande differenza”

inter fiorentina
Le parole sul protocollo che sta facendo tanto discutere
Sara Ghezzi

Antonio Zappi presidente AIA ha parlato da Coverciano sulle polemiche di questi giorni che stanno compendo gli arbitri e il protocollo Var che fa discutere. A seguire le sue parole riportate da Tuttomercatoweb.

Le parole del presidente AIA sul Var

—  

Lei ha sempre aperto alle modifiche del protocollo... Si sente franto dall'impossibilità di farlo e dal dover attendere le decisioni dell'IFAB?


"Non è mai frenato chi applica correttamente il protocollo. Se un protocollo impedisce di correggere qualcosa che è accaduto, o quello che è accaduto non è da correggere o il protocollo potrebbe essere rivalutato per consentire di agire nell'eliminazione dell'errore".

Quanto ci vorrebbe per attuare eventuali modifiche?

"I protocolli non dipendono dall'AIA, dipendono dall'IFAB. I tempi sono necessariamente lunghi, modificare il regolamento del calcio è come modificare una fonte primaria del diritto. Questi organismi fanno sperimentazioni e poi arrivano a definire aggiornamenti. Sono tempi lunghi anche perché altrimenti si rischierebbe di cambiare il regolamento con l'istinto e non con la ragione".

Gli episodi negativi sono stati oggettivamente tanti ultimamente...

"Se avessimo davanti una serie di dati statistici noi potremmo dimostrare che la stagione è meno disastrosa di quello che le polemiche mediatiche suggeriscono. Ci sono molti giovani che stanno facendo bene. Anche nel calcio, se ci sono momenti di cambio generazionale, a volte il risultato non può essere quello totalmente atteso rispetto alle aspettative. Ma io ho grande fiducia".

Cosa si sente di dire ai tifosi della Fiorentina dopo l'errore di lunedì?

"La Fiorentina è una squadra che sta giocando benissimo con un allenatore interessante, a cui auguro grandi risultati. Se continuerà così non succederà più, la fortuna aiuta i meritevoli...".

Come AIA potete intervenire o proporre eventuali modifiche del protocollo all'IFAB?

"Non esiste un potere di proposta codificato. Ci sono delle iniziative allo studio, ma questa domanda andrebbe fatta a chi di dovere. Noi come AIA siamo aperti, la nostra proposta è immanente ed implicita affinché qualcosa aiuti questo gruppo di arbitri a decidere meglio e ad essere più accettati mediaticamente, anche".

Lei come presidente degli arbitri si è sentito sotto attacco?

"Non mi sento sotto attacco. Ognuno fa il proprio mestiere, è evidente che se una squadra ritiene di aver perso una partita per un torto possa esprimere il proprio disagio. E' la forma in cui questo disagio viene espresso che fa la differenza: noi non difenderemo errori oltre la logica, ragioneremo con serenità sugli errori e troveremo gli strumenti per superarli".

Anche il VAR a chiamata potrebbe diventare qualcosa su cui lavorare?

"Premetto che quello che dico è una mia opinione personale: io sono tra coloro che pensano che una società non debba mai uscire dal campo con l'idea di aver subito un'ingiustizia. Il potere di segnalazione, da parte del capitano o dell'allenatore, per invitare l'arbitro all' on field review dovrebbe essere una possibilità e un'opportunità. Un potere di segnalazione, chiamiamolo Var a chiamata o come volete, è un modo per istituzionalizzare la protesta. Poi a quel punto l'arbitro potrebbe restare della sua idea o cambiare, ma la società avrebbe la certezza che un fatto è stato rivisto. Questo potrebbe fare la differenza. Ma non è nella mia possibilità introdurla. Se ci venisse chiesta la disponibilità, però, l'AIA aprirebbe anche le finestre oltre che le porte...".

CalcioNapoli1926.it è stato selezionato da Google, se vuoi essere sempre aggiornato sulle ultime notizie seguici anche su Google News

I ricavi ottenuti da pubblicità personalizzata ci aiutano a supportare il lavoro della nostra redazione che si impegna a fornirti ogni giorno informazione di qualità.

Rcs Mediagroup si impegna quotidianamente a fornirti informazione di qualità attraverso il lavoro di giornalisti, grafici e tecnici. Per garantire un'informazione libera e accessibile facciamo ricorso a pubblicità profilata che copre i costi della navigazione così da permetterti di usufruire di una parte dei contenuti gratuitamente. Senza la pubblicità l'accesso ai nostri servizi avviene previo pagamento a pacchetti di abbonamento crescenti per contenuti e costo. Scegli se accedere al servizio di base permettendoci di erogare pubblicità personalizzata o aderendo a un piano di abbonamento equivalente.

Come indicato nella cookie policy, noi e terze parti facciamo uso di tecnologie, quali i cookie, per raccogliere ed elaborare dati personali dai dispositivi (ad esempio l'indirizzo IP, tracciamenti precisi dei dispositivi e della posizione geografica). Per installare i cookie che garantiscono le funzionalità tecniche, non è necessario il tuo consenso. Con il tuo consenso, noi e alcune tra 963 terze parti presenti in questa lista - inserzionisti nonché intermediari del mercato pubblicitario di volta in volta coinvolti -, potremo mostrarti pubblicità personalizzata, misurarne la performance, analizzare le nostre audience e migliorare i nostri prodotti e servizi. Puoi liberamente conferire, rifiutare o revocare il consenso a tutti o alcuni dei trattamenti facendo click sul pulsante "Preferenze" sempre raggiungibile anche attraverso la nostra cookie policy. In caso di rifiuto integrale o delle singole finalità necessarie all'erogazione di pubblicità e di contenuti personalizzati, potrai scegliere di aderire a un piano di abbonamento. Puoi acconsentire direttamente all'uso delle tecnologie sopra menzionate facendo click su "Accetta e continua" o rifiutarne l'uso e abbonarti facendo click su "Rifiuta e abbonati".