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interviste

Acquafresca: “Difficile pensare alla Champions, ecco il tecnico giusto per ripartire”

Domenico D'Ausilio
Domenico D'Ausilio Vice caporedattore 
A 1 Station Radio è intervenuto l'ex calciatore, tra le altre, di Bologna e Genoa

A 1 Station Radio è intervenuto Robert Acquafresca, ex calciatore, tra le altre, di Bologna e Genoa. Di seguito, un estratto dell’intervista.

Una grandissima vittoria di una Lazio che poteva, forse, infliggere un passivo anche superiore.

“Il Bayer Monaco sta attraversando un momento di difficoltà, ma ciò non toglie nulla al merito dei biancocelesti autori di un’ottima prova”.

Sono cambiate le possibilità dei biancocelesti di approdare ai quarti?

“Con il vantaggio hanno delle possibilità in più anche se, come ha detto Sarri, il ritorno sarà un inferno per i laziali. I biancocelesti dovranno farsi forza e difendere il risultato in Germania, resistendo alla spinta degli avversari”.

Il Bologna ha meritatamente sconfitto la Viola i rossoblù fanno sul serio?

“Se continuano così, si! Lo dirà solo il tempo, ma il Bologna mi ricorda molto l’Atalanta di qualche anno fa. I felsinei possono aprire un ciclo e, per questo, i complimenti vanno fatti anche a Sartori oltre che a Motta. Fu proprio lui tra gli artefici del capolavoro bergamasco”.


La Juventus, da rivale dei nerazzurri, ora sembra doversi guardare dall’assalto del Milan. Allegri aveva ragione a predicare calma?

“Allegri ha sempre ragione. Con la sua esperienza riesce a leggere tante situazioni prima di altri. Quel che aveva fatto sinora poteva dirsi un miracolo. La rosa dei bianconeri era inferiore ad altre che, oggi, sono indietro in classifica”.

Il Napoli può credere ancora al quarto posto?

“Continuando così faccio fatica… È veramente un grosso punto interrogativo. Si è partiti in modo particolare in questa stagione, dopo la vittoria dello scudetto. Diciamo che è un’annata particolare”.

Il Napoli affronterà il Genoa nel prossimo turno. Il grifone può mettere in difficoltà i partenopei?

“Il Genoa, al contrario del Napoli, è in un momento positivo. Sono molto contento per Gilardino, siamo stati compagni a Bologna e si sta confermando come ottimo allenatore. I rossoblù hanno le qualità per mettere in difficoltà il Napoli”.

Gilardino può essere l’uomo giusto proprio per gli azzurri?

“Ci sono diversi profili. Thiago Motta è uno di questi, anche se sembra destinato ad altri club. Il presidente lo aveva cercato, ma Gilardino può essere tra i papabili per la prossima stagione. Ha dimostrato di avere le capacità anche per guidare una grande squadra”.

Si è fatto il nome anche di Antonio Conte…

“Conte smania dalla voglia di tornare, lo si evince dalle recenti interviste. In qualsiasi squadra andrà, punterà al titolo. Tuttavia, ci sono tante cose in ballo. Prima di accettare un progetto, vorrà avere ben chiare diverse prerogative”.

Sacchi diceva “Ci hanno copiato in tutto il mondo, tranne in Italia”. Si parlava della vittoria con merito, cosa ne pensa?

“Diciamo per fortuna e, per alcuni motivi, purtroppo. Dovrebbe essere così per tutti i professionisti”.

Il Napoli ha ben trenta punti in meno della passata stagione, con ventisei gol siglati in meno. Crede che basti l’assenza di Osimhen a spiegare questo trend?

“Ventisei gol incidono, sono tanti. Osimhen, difatti, lo scorso anno ha inciso tanto e, sia per infortuni che per impegni con la Nazionale, quest’anno non ha potuto garantire continuità. È un’assenza decisiva, senza dubbio”.

Se nemmeno Spalletti ha creduto in un futuro con il Napoli, questa estate, si potrebbe parlare di colpe di De Laurentiis?

“Se decidi di andare a migliorare devi puntare la Champions. Spalletti, se fosse rimasto, avrebbe potuto riuscirci, potendo contare sullo stesso blocco squadra. Forse, Garcia non ha compreso del tutto le potenzialità della squadra. Ricordo Allegri quando venne a Cagliari. Venivano da un ottimo percorso, con il traguardo della salvezza, con Ballardini ed il suo 4-3-1-2. Quando arrivò Max, cercò di schierarci con il 4-3-3, ma le cose non andavano. A quel punto, ha avuto l’umiltà di tornare al vecchio assetto, e riuscimmo a conquistare 54 punti. Tuttavia, in una stagione subentrano tanti altri fattori”.

Osimhen, ritornato dalla Coppa d’Africa, avrà le motivazioni giuste, nonostante la certezza di non essere più un azzurro dall’estate?

“È un professionista e, a certi livelli, sai che devi garantire sempre il massimo. Sai da dove arrivi e sai cosa hai fatto per arrivare a certi livelli e, guadagnando determinate cifre, non puoi che dare tutto te stesso”.


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