Luis Vinicio
- Nazionalità:Brasile,Italia
- Età:92 (28 febbraio 1932)
- Altezza:1.80 m
- Peso:78kg
- Piede:Destro
- Valore di mercato: mln
PROFILO
Tutto su Luis Vinicio, storico attaccante e poi allenatore della SSC Napoli: biografia, carriera e scheda tecnica.
Luis Vinicio, la biografia
Luis Vinicio è nato a Belo Horizonte, in Brasile, il 28 febbraio 1932. Di famiglia borghese, Luis Vinicius de Menezes, dopo gli esordi in alcune squadre giovanili della sua città natale, iniziò la carriera professionistica nella squadra brasiliana del Botafogo con il nome d'arte Vinicius.
Luis Vinicio, la carriera
Esordi col Botafogo
Esordì ufficialmente nel Campionato Carioca l'11 novembre 1951, in Botafogo-Olaria 4-1, siglando una rete. La sua stagione migliore fu il 1953, con 13 gol in 22 partite, ma il 7 settembre, in Botafogo-Flamengo 3-0, dopo aver segnato ed essersi procurato un calcio di rigore, fu costretto a uscire dal campo per sospetta frattura. L'anno successivo giocò soltanto 17 partite, ma siglando ancora 7 gol.
Napoli
Nell'estate del 1955, durante una tournée in Europa del Botafogo, fu visionato dai dirigenti del Napoli che lo acquistarono. Giunto in Italia a 23 anni, fu subito adottato dalla tifoseria napoletana e ribattezzato 'O lione. Si mise infatti in luce come grande realizzatore: al suo esordio, il 18 settembre 1955 (Napoli-Torino 2-2), andò in gol dopo appena quaranta secondi di gioco. Arrivò secondo nella classifica cannonieri del 1956/57, con 18 reti (realizzando anche un poker in un Palermo-Napoli terminato 1-4) e quarto in quella del 1957-1958, con 21. Il 6 dicembre 1959 inaugurò lo Stadio San Paolo con un gol in semi-sforbiciata, che permise al Napoli di battere la Juventus 2-1.
Bologna
Nel 1960, dopo cinque stagioni a Napoli e 69 reti, passò al Bologna. Dopo una prima stagione fra i felsinei, l'anno successivo giocò poche gare, venendogli preferito il giovane Harald Nielsen (che sarà poi per due volte consecutive capocannoniere della Serie A).
L.R. Vicenza
Nell'estate del 1962 tornò in Brasile, presto richiamato dai dirigenti del L.R. Vicenza. Dopo un discreto primo anno, tornò a segnare con regolarità e realizzò 17 reti nel 1963-1964, regalando ai veneti il sesto posto e arrivando terzo fra i marcatori. Nel 1964/65 fu decimo in campionato e nel 1965-1966 segnò ben 25 gol che gli valsero il titolo di capocannoniere; il Vicenza fu quinto davanti al Milan.
Inter
Nell'estate del 1966 lasciò Vicenza perché chiamato da Helenio Herrera all'Inter. Il "Mago" lo volle semplicemente togliere dal mercato, affinché qualche squadrone non lo acquistasse. Infatti, Vinicio non solo era chiuso dai due stranieri Jair e Suárez, ma il suo modo di interpretare il ruolo del centravanti non aveva nulla a che fare con il gioco dell'Inter. Talché in nerazzurro giocò solo 8 partite, segnando un unico gol.
Ritorno a Vicenza
Dopo quella stagione, già trentacinquenne, tornò a Vicenza dove concluse la propria carriera (con oltre 150 reti in Serie A), contribuendo con le sue marcature all'ennesima salvezza consecutiva dalla B. Con 68 reti in 141 gare, Luis Vinicio è miglior il bomber biancorosso di tutti i tempi in Serie A.
La carriera da allenatore
Iniziò la carriera da allenatore nel 1968/69 all'Internapoli, in Serie C. Si mise poi in mostra con il Brindisi, che portò alla la promozione in Serie B, dove al momento del congedo per passare al Napoli ottenne riconoscimenti per gli anni positivi alla guida della squadra; a distanza di anni viene ricordato come uno degli "eroi" delle stagioni della squadra pugliese in Serie B, venendo invitato alle presentazioni della squadra. Nella metà degli anni 1970, dopo la carriera da calciatore tornò a Napoli in veste di allenatore, applicando per primo in Italia il gioco del calcio totale all'olandese. Con la squadra partenopea arrivò terzo nel 1973/74 e sfiorò la vittoria del campionato nella stagione 1974/75. Nella stagione 1976/77 venne chiamato a guidare la Lazio. Il primo anno concluse il campionato al quinto posto, piazzamento che gli valse la conferma per la stagione successiva, che si rivelò più complicata del previsto, con la squadra invischiata nella lotta salvezza; il 28 marzo 1978, dopo la sconfitta a Foggia per 3-1, Vinicio venne esonerato e sostituito da Bob Lovati. Nelle stagioni successive allenò in Serie A squadre in lotta per la salvezza come l'Avellino (da cui si dimise facendosi sostituire da Claudio Tobia), il Pisa e l'Udinese. Chiuse la sua carriera di allenatore nel 1991/92 in C2 alla guida della Juve Stabia, che si salvò dopo un campionato particolarmente tribolato.
Altri trofei
Giocatore
Allenatore
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CARRIERA CLUB
Stagione | Squadra |
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1951-1954 | Botafogo | CC | 42 | 24 | 42 | 24 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
1955/56 | Napoli | A | 26 | 16 | 26 | 16 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
1956/57 | Napoli | A | 34 | 18 | 34 | 18 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
1957/58 | Napoli | A | 34 | 21 | CI | 1 | 0 | 35 | 21 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||
1958/59 | Napoli | A | 28 | 7 | CI | 1 | 0 | 29 | 7 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||
1959/60 | Napoli | A | 30 | 7 | CI | 1 | 1 | 31 | 8 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||
1960/61 | Bologna | A | 30 | 11 | CI | 2 | 1 | 32 | 12 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||
1961/62 | Bologna | A | 17 | 6 | CI | 1 | 1 | MC | 2 | 1 | 20 | 8 | ||||||||||||||||||||||||||||||||
1962/63 | Vicenza | A | 26 | 7 | 26 | 7 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
1963/64 | Vicenza | A | 29 | 17 | CI | 1 | 1 | 30 | 18 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||
1964/65 | Vicenza | A | 27 | 12 | 27 | 12 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
1965/66 | Vicenza | A | 34 | 25 | CI | 3 | 2 | 37 | 27 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||
1966/67 | Inter | A | 8 | 1 | CC | 1 | 0 | 9 | 1 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||
1967/68 | Vicenza | A | 25 | 7 | CI | 1 | 0 | 26 | 7 |