José Altafini
- Nazionalità:Brasile,Italia
- Età:85 (24 luglio 1938)
- Altezza:1.76 m
- Peso:77kg
- Piede:Ambidestro
- Valore di mercato: mln
TROFEI VINTI
PROFILO
Tutto su José Altafini, storico attaccante della SSC Napoli e della nazionale brasiliana e poi italiana: biografia, carriera e scheda tecnica.
José Altafini, la biografia
José Altafini è nato a Piracicaba, in Brasile, il 24 luglio 1938. Nasce in una famiglia molto povera, da Gioacchino Altafini e Maria Marchesoni, discendenti da una famiglia italiana emigrata in Brasile. Un nonno di José giunse in Brasile nel 1870 da Giacciano con Baruchella, in provincia di Rovigo e una nonna emigrò da Caldonazzo, in provincia di Trento.
José Altafini, la carriera
Giovanili ed esordi in Brasile
José Altafini cresce nel XV de Piracicaba, una squadra minore della sua città natale. Nella sede del club è affissa una foto del Grande Torino e, notando la somiglianza del ragazzo con il compianto Valentino Mazzola, gli si attribuisce il nome d'arte di Mazzola. Nel luglio 1955 entra a far parte delle giovanili del Palmeiras di San Paolo, la squadra degli italo-brasiliani. Il 29 gennaio 1956 esordisce in prima squadra, entrando nel secondo tempo di un'amichevole contro il Catanduva e, con una doppietta, stabilisce il record (tuttora imbattuto) del più giovane marcatore della storia del club biancoverde (17 anni, 6 mesi e 5 giorni). Con la maglia del Palmeiras gioca due campionati paulisti (1956 e 1957), segnando 32 reti in 63 partite; 85 gol in 114 partite, conteggiando anche le partite amichevoli e semiufficiali, con una media di 0,74, che è tuttora la quinta di sempre nella storia del Palmeiras. Il 9 giugno 1957 sigla una cinquina in Palmeiras-Noroeste (5-0), altro primato (sia pure a pari merito).
Milan
In vista dei Mondiali di Svezia, gioca e segna in alcune amichevoli di preparazione organizzate dalla nazionale brasiliana in Italia, contro Fiorentina e Inter; in quest'occasione è visionato dai dirigenti del Milan, che lo acquistano per 135 milioni di lire dell'epoca. Nella sua prima stagione segna 28 reti in 32 partite di campionato, risultando fondamentale per la conquista dello scudetto, cui si aggiunsero 4 gol in Coppa Italia. Al secondo anno segna 26 gol in 39 partite. Il 27 marzo 1960, segnò una quaterna in un derby di Milano conclusosi 5-3 a favore dei rossoneri, record tuttora imbattuto nella stracittadina meneghina. Il 12 novembre 1961 riserva lo stesso trattamento sottorete alla Juventus. Nel campionato 1961/62, vinse la classifica dei marcatori a pari merito con Aurelio Milani e conquistò con il Milan il suo secondo scudetto. La stagione 1962/63 fu la migliore per il brasiliano, in quanto segnata dalla vittoria della Coppa dei Campioni, la prima nella storia dei rossoneri nonché per un club italiano, che ruppe l'egemonia iberica nell'albo d'oro della manifestazione. Altafini realizzò in quell'edizione di Coppa dei Campioni ben 14 reti, un primato che resisterà fino all'edizione 2013/14, quando verrà superato da Cristiano Ronaldo autore di 17 gol. Nella partita con l'Union Luxembourg vinta per 8-0, siglò cinque reti stabilendo un altro record che tuttora divide con otto calciatori Fu infine una sua doppietta a decretare il Milan campione d'Europa, superando in rimonta i portoghesi del Benfica e vincendo per 2-1 la finale al Wembley Stadium di Londra. Alla successiva stagione milanista contribuì con 19 reti in 38 partite e dovette arrendersi ai compatrioti del Santos nella finale della Coppa Intercontinentale, cui segnò una rete nella partita di ritorno al Maracana. Nella stagione 1964-65 avvenne la rottura con il club rossonero e al termine della stagione venne messo sul mercato. Con il Milan giocò complessivamente 246 partite segnando 161 gol: questi ultimi lo rendono il quarto miglior marcatore assoluto della storia del club rossonero.
Napoli
Nell'estate 1965 José Altafini passa al Napoli, Con i partenopei rimane per sette anni, formando fino al 1968 un "duo delle meraviglie" con il fantasista italo-argentino Omar Sivori. Nel 1966 vince la Coppa delle Alpi con il Napoli segnando ben 6 reti in 4 match disputati. Il 31 dicembre 1967, in Napoli-Torino 2-2, realizza, in rovesciata acrobatica, un golaço che manda in visibilio la tifoseria partenopea. Nell'annata 1967/68 contribuisce inoltre con le sue reti al secondo posto finale in classifica della squadra partenopea, all'epoca il miglior piazzamento degli azzurri nel campionato italiano. Lascia il Napoli nel 1972 dopo sette stagioni, condite da 233 presenze e ben 97 gol che lo pongono all'ottavo posto nella classifica dei marcatori assoluta del club azzurro.
Juventus
Nell'estate 1972, trentaquattrenne, approda alla Juventus insieme al compagno di squadra Dino Zoff. Nelle stagioni 1972/73 e 1974/75, vince altri due scudetti, risultando spesso risolutivo subentrando dalla panchina: proprio tale situazione farà nascere nel calcio italiano il neologismo alla Altafini, formula da allora usata per indicare l'impiego di calciatori ormai a fine carriera ma ancora decisivi in brevi spezzoni di partita. Contribuisce inoltre al raggiungimento della finale della Coppa dei Campioni 1972/73, la prima nella storia della squadra juventina, segnando nell'arco della manifestazione un gol nei quarti ai magiari dell'Ujpesti Dozsa, e una doppietta in semifinale agli inglesi del Derby County. Della sua militanza in maglia bianconera si ricorda, in particolare, la rete segnata in Juventus-Napoli del campionato 1974-1975, con la classifica che vedeva i padroni di casa in testa davanti agli azzurri secondi a due lunghezze: entrato in campo come consuetudine a pochi minuti dalla fine, Altafini realizza all'88° minuto il gol del 2-1, che consente alla Juventus di staccare i rivali e vincere lo scudetto. Pochi giorni dopo la partita, su di un cancello di accesso dello stadio San Paolo di Napoli appare la scritta José core 'ngrato, ricordando i trascorsi azzurri dell'attaccante. Complessivamente nella sua carriera italiana ha segnato 216 reti in 459 gare di Serie A, quarto assoluto per realizzazioni (dopo Piola, Totti e Nordahl, e a pari merito con Meazza); è inoltre al secondo posto, dopo Javier Zanetti, per presenze in massima categoria, tra i calciatori non nati in Italia.
Ultimi anni in Canada e Svizzera
Chiusa la lunga parentesi italiana, si trasferisce in Canada per giocare nel Toronto Italia, club della National Soccer League. Con la squadra canadese vince la regular season del campionato 1976 ma perde la finale play-off contro il First Portuguese; sempre nello stesso anno partecipa coi canadesi alla CONCACAF Champions' Cup, dove la squadra supera i primi due round del girone nordamericano prima di ritirarsi dal torneo. Tornato in Europa, si accasa agli svizzeri del Chiasso, nel campionato di seconda divisione; anche grazie alle sue reti, la squadra consegue la promozione in Super League. Gioca poi un altro anno nella prima divisione elvetica con i chiassesi, prima di chiudere la carriera nel 1980, all'età di 42 anni e dopo un quarto di secolo di calcio professionistico, nel Mendrisiostar, squadra svizzera di seconda divisione.
La nazionale
Brasile
Il 16 giugno 1957, a 18 anni e 327 giorni, esordisce nel Brasile andando in gol contro il Portogallo. Il 7 e il 10 luglio successivi contribuisce alla vittoria della sua nazionale nella Copa Roca, insieme all'esordiente Pelé, segnando ancora una rete. È quindi convocato per il Mondiale 1958 in Svezia, dov'è il più giovane dei brasiliani dopo Pelé. Qui è schierato nella prima partita contro l'Austria a cui segna una doppietta. Tre giorni dopo gioca ancora contro l'Inghilterra (0-0), ma si infortuna e viene lasciato a riposo per la partita successiva. Rientra nei quarti di finale contro il Galles, nella vittoriosa partita decisa da un gol di Pelé, ma per semifinale e finale gli viene preferito Vavá, sicché assiste dalla tribuna al trionfo dei suoi compagni, i quali conquistano la prima Coppa Rimet della Seleção. Trasferendosi in Italia subito dopo i Mondiali 1958, non poté più indossare la maglia verdeoro poiché, per le regole dell'epoca, venivano schierati in nazionale esclusivamente i giocatori che militavano nei campionati brasiliani.
Italia
Una volta riconosciuto cittadino italiano, in quanto oriundo, Altafini può indossare la maglia dell'Italia. In 6 gare disputate realizza 5 reti, esordendo con gol il 15 ottobre 1961 contro Israele e partecipando poi al Mondiale 1962 in Cile. Qui è in campo il giorno della sfortunata partita contro i padroni di casa. La responsabilità dell'eliminazione della squadra azzurra viene indistintamente imputata agli oriundi, sicché l'italo-brasiliano Altafini, pur non avendo ancora compiuto 24 anni, non sarà più convocato.
Dopo il ritiro
A partire dagli anni 80, Altafini lavora come commentatore televisivo e analista per emittenti quali TMC, TELE+, Sky Sport, Rai Sport e Gazzetta TV. Nel 1981, insieme a Luigi Colombo, lancia per la prima volta in Italia la telecronaca a due voci in occasione della finale di Football League Cup Liverpool-West Ham.
Altri trofei
ULTIME NOTIZIE E VIDEO
CARRIERA CLUB
Stagione | Squadra |
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1954-1956 | XV de Piracicaba | CP | 30 | 2 | 30 | 2 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
1956-1958 | Palmeiras | CP | 63 | 32 | 63 | 32 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
1958/59 | Milan | A | 32 | 28 | CI | 4 | 4 | CA | 2 | 2 | 38 | 34 | ||||||||||||||||||||||||||||||||
1959/60 | Milan | A | 33 | 20 | CC | 4 | 2 | CA | 2 | 4 | 39 | 26 | ||||||||||||||||||||||||||||||||
1960/61 | Milan | A | 34 | 22 | CI | 2 | 4 | CA | 2 | 0 | 38 | 26 | ||||||||||||||||||||||||||||||||
1961/62 | Milan | A | 33 | 22 | CdF | 2 | 0 | 35 | 22 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||
1962/63 | Milan | A | 31 | 11 | CI | 2 | 1 | CC | 9 | 14 | CA | 4 | 5 | 46 | 31 | |||||||||||||||||||||||||||||
1963/64 | Milan | A | 30 | 14 | CI | 1 | 0 | CC | 4 | 4 | CInt | 3 | 1 | 38 | 19 | |||||||||||||||||||||||||||||
1964/65 | Milan | A | 12 | 3 | CI | 12 | 3 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
1965/66 | Napoli | A | 34 | 14 | CI | 2 | 1 | CM | 1 | 1 | CdA | 4 | 6 | 41 | 22 | |||||||||||||||||||||||||||||
1966/67 | Napoli | A | 27 | 16 | CI | 1 | 1 | CdF | 5 | 1 | 33 | 18 | ||||||||||||||||||||||||||||||||
1967/68 | Napoli | A | 29 | 13 | CI | 2 | 1 | CdF | 3 | 3 | 34 | 17 | ||||||||||||||||||||||||||||||||
1968/69 | Napoli | A | 21 | 5 | CI | 4 | 2 | CdF | 3 | 1 | 28 | 8 | ||||||||||||||||||||||||||||||||
1969/70 | Napoli | A | 15 | 8 | CI | 3 | 0 | CdF | 3 | 0 | CAI | 5 | 3 | 26 | 11 | |||||||||||||||||||||||||||||
1970/71 | Napoli | A | 25 | 7 | CI | 11 | 4 | 36 | 11 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||
1971/72 | Napoli | A | 29 | 8 | CI | 5 | 2 | CU | 2 | 0 | 36 | 10 | ||||||||||||||||||||||||||||||||
1972/73 | Juventus | A | 23 | 9 | CI | 6 | 0 | CC | 6 | 3 | 35 | 12 | ||||||||||||||||||||||||||||||||
1973/74 | Juventus | A | 21 | 7 | CI | 8 | 2 | CC | 2 | 1 | CInt | 1 | 0 | 32 | 10 | |||||||||||||||||||||||||||||
1974/75 | Juventus | A | 20 | 8 | CI | 6 | 0 | CU | 9 | 5 | 35 | 13 | ||||||||||||||||||||||||||||||||
1975/76 | Juventus | A | 10 | 1 | CI | 4 | 1 | CC | 3 | 0 | 17 | 2 | ||||||||||||||||||||||||||||||||
1976 | Toronto Italia | NASL | 0 | 0 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
1976-1979 | Chiasso | A/B | 33 | 16 | 33 | 16 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
1979/80 | Mendrisiostar | B | 28 | 11 | 28 | 11 |