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Italia, Pellegrini: “Spalletti vuole dominare le partite. Sulla Croazia e Modric…”

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Le parole del centrocampista al sito dell'UEFA
Enrico Esposito

Lorenzo Pellegrini, centrocampista della Nazionale, ha rilasciato un'intervista ai microfoni del sito ufficiale dell'UEFA parlando dettagliatamente di mister Spalletti e della decisiva sfida di lunedì prossimo agli Europei contro la Croazia.

Le parole di Pellegrini

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"Prima partita molto convincente contro l’Albania, poi la frenata contro la Spagna… com’è l’atmosfera nel gruppo dopo quella sconfitta? Ovviamente l’atmosfera non è come dopo la partita con l’Albania. Per bravura della Spagna e per nostre responsabilità non abbiamo fatto una partita all’altezza dell’Italia. E’ stata una partita difficile ma che ci può consigliare su ciò che ci aspetta dopo. Il nostro sguardo, la nostra mente sono già alla prossima partita. Il nostro obiettivo è superare il gruppo e daremo tutto per riuscirci. Cosa si impara da una partita come quella con la Spagna? In realtà ci sono molti spunti. Il mister Spalletti vuole dominare le partite e quello è il nostro obiettivo. Ovviamente con la Spagna non ci è riuscito. Cercheremo di curare ogni dettaglio per riuscire ad essere quello che vogliamo essere. La voglia di dimostrare che siamo i campioni d’Europa? Assolutamente sì. Sappiamo che sono cambiate tante cose e che ci sono tante squadre forti, ma noi veniamo qui per giocarcela con tutti e soprattutto per dare il nostro 100%. Diventa difficile fare pronostici, ma siamo un bel gruppo, siamo uniti, cerchiamo di seguire il mister al 200%, tutto quello che ci chiede, che ci dice. Continueremo a farlo per prenderci una soddisfazione e rendere i nostri tifosi orgogliosi. A livello personale da capitano della Roma, maglia numero 10 dell’Italia sento il dovere di prendere per mano la squadra in questa situazione? Diciamo che è uno dei miei obiettivi quello di cercare di trasmettere la mia personalità, la mia tranquillità ai miei compagni perché queste sono partite, sono emozioni diverse da quelle che vivi con un club. E’ un fattore che è mancato contro la Spagna e non dovrà più succedere perché adesso inizia il momento in cui bisogna tirare fuori il meglio da ognuno di noi".


Sulla decisiva sfida con la Croazia: "Saremo condizionati dal fatto di avere due risultati su tre a disposizione? No, assolutamente no. Noi affronteremo la Croazia per fare ciò che vogliamo fare, dominare la partita e vincerla. La Croazia? La Croazia è una squadra forte. Ha giocatori incredibili. Ha iniziato male il torneo con la Spagna ma anche in quella circostanza ha giocato bene, creando tante occasioni. E’ una squadra che ha qualità, noi cercheremo di fare la partita, di dominare, poi in base a quello che succederà, penseremo a come rispondere lì sul campo al momento. Qualità ma anche tanta esperienza con giocatori che forse sono all’ultimo torneo. Può essere un fattore decisivo? E’ vero, noi abbiamo tanti giocatori alla prima esperienza. Anche io visto che ho saltato quello del 2020 [per infortunio]. E’ normale sentire un po’ di emozione soprattutto inizialmente. Penso che si debba avere la capacità di capire che rappresentiamo il nostro popolo e in determinati momenti che si vuole fare quel qualcosa in più. Modrić? Modric è un giocatore eccezionale, sicuramente non lo devo dire io, è l’artefice di se stesso. E’ un calciatore incredibile, con una qualità impressionante ma non solo. Ha anche una grande personalità, su di lui in un momento difficile puoi sempre contare. Soprattutto per questo credo sia un modello per tanti giocatori. Servirà più testa o cuore? Serviranno tutti e due perché solo una o l’altra cosa non ti fa andare avanti. Il cuore serve perché quando indossi la maglia della nazionale, rappresenti un’intera nazione. Bisogna tenere a mente che è una responsabilità grande e bisogna avere la personalità necessaria per assumersi questa responsabilità. E poi ci vorrà testa perché in partite così importanti sono i dettagli a fare la differenza e in quelli la testa ti aiuta tanto".