Sul rendimento dei calciatori: "L'ascesa di Victor Osimhen nella fascia d'élite degli attaccanti è continuata - 31 gol in tutte le competizioni. Mentre Khvicha "Kvaradona" Kvaratskhelia ha fatto irruzione sulla scena con un dinamismo che non si vedeva a Napoli dai tempi dello stesso Diego Maradona. Ogni nuovo firmatario ha perso a malapena un colpo sotto la tutela di Spalletti, ed è a suo merito che la coppia di cui sopra - insieme al difensore Kim Min-Jae - siano i principali obiettivi per i club d'élite europei. Questo è coaching".
Sull'animo del mister: "Bomba, cuore e atteggiamento implacabile: quello era il Napoli nel 2022-23, e Spalletti era il tattico perfetto per portarli oltre la linea. Hanno battuto alcune delle più grandi squadre - 4-1 sul Liverpool, 6-1 sull'Ajax in Champions League, 5-1 sulla Juventus in Serie A - e si sono preoccupati poco della reputazione. La loro vittoria del titolo è stata uno dei momenti salienti della stagione europea, ed è difficile immaginarli senza Spalletti a bordo campo".
Sulle aspettative per il 2023-24: "La sua uscita sabbatica/di un anno dal lavoro significa che non vedremo di cosa sono capaci Spalletti & Co. Se molti dei giocatori che hanno portato i partenopei a quel titolo finiranno per andarsene quest'estate – Osimhen sarà sicuramente in movimento nonostante un contratto in scadenza nel 2025 – allora il titolo di Serie A della scorsa stagione sembrerà una tantum piuttosto che il primo passo di qualcosa di più grande".
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