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estero
Maurizio Sarri, nel corso delle sue esperienze da allenatore negli ultimi anni, ha ottenuto grandi successi. Inutile ricordare ad esempio l'orchestra Napoli del triennio 2015-2018, i cui risultati e il cui gioco è ancora davanti agli occhi di tutti. A Londra, da capo tecnico dei Blues, Sarri ha ottenuto il suo primo successo europeo, seppure dopo un inizio - per usare un eufemismo - difficile: si pensi al coro Sarri out intonato per molte partite dalla tribuna di Stamford Bridge. Per com'è finita, anche il Chelsea ha però un bel ricordo di Maurizio. Purtroppo però, essendo un tecnico molto selettivo nei confronti dei giocatori che possono (e non possono) fare al caso suo e del suo pensiero calcistico, Sarri si è fatto per così dire non pochi "nemici". Tra chi lo critica, di certo ricordiamo Emre Can. Il giocatore ora al Borussia si è espresso così ai microfoni di Kicker. Nel frattempo, settimana prossima la Juve è attesa da un importante scontro di Champions.
Sarri per diverse settimane questa estate ha avuto una brutta polmonite, per cui non ha tenuto allenamenti. Però poi, dopo che il club aveva ricevuto diverse offerte per la mia cessione e le aveva rifiutate, Sarri mi ha chiamato e mi ha eliminato dalla lista Champions. Una telefonata di 20 secondi. Dopodiché, mi è stato negato tutto. Ho trovato questa decisione assurda e ingiusta, per cui ho deciso di lasciare la Juventus. Questa decisione non ha a che fare con il club o con i tifosi: mi sono trovato benissimo alla Juve. Il motivo del mio addio è legato al fatto che non giocavo più al calcio, e poi la possibilità di partecipare ai Campionati Europei ha inciso molto, voglio poter partecipare con la nazionale tedesca."
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