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L’immondo scempio dei diritti civili negati in Qatar difesi da un ministro inglese

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L'assurda apologia

Mattia Fele

Non siamo pronti a ciò che dovremo vedere in Qatar. Si giocherà sul sangue e sul sudore come si è già detto e non si potrà nemmeno far finta di niente, per dovere e diritto di cronaca. Uno scempio per tutti coloro che credono in una forma di uguaglianza sociale e civile e soprattutto per chi ha lottato annosamente nella speranza di un mondo migliore. Non è d'accordo il ministro degli esteri del Regno Unito, per il quale - diritti a parte, di donne e omosessuali - i Mondiali in Qatar sono una fonte di guadagno assoluta. Nascondere la propria identità è un fatto politico?

Ministro inglese fuori di sé, subito rettificato: le dichiarazioni

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Il ministro degli Esteri britannico James Spencer Cleverly è stato fortemente criticato per aver invitato i tifosi inglesi a rispettare la cultura locale qualora volessero recarsi in Qatar. Le sue parole: "Abbiamo partner incredibilmente importanti in Medio Oriente, e si tratta di nazioni musulmane con punti di vista culturali molto differenti".Questo nonostante nel Paese sia accertata la sistematica violazione dei diritti civili e l'omosessualità (ma non solo quella) resti illegale. Gli ha subito risposto il presidente conservatore Nadhim Zahawi, che ha invitato i tifosi a fare esattamente il contrario: "Non si possono accettare compromessi circa la propria identità o sessualità o ancora le proprie preferenze sessuali. Ovviamente la Coppa del Mondo sarà un contesto sicuro per tutti".

Fonte: Ansa.it